Via al ponte aereo militare. Fonti libanesi: i soldati di Mosca partecipano alle operazioni. Così il leader del Cremlino vuole assicurarsi il controllo della costa alawita a prescindere dall’esito della guerra civile.
Le forze russe sbarcano a Latakia e iniziano le prime operazioni militari in Siria, lasciando intendere che Vladimir Putin persegue due obiettivi: sorreggere il regime di Bashar Assad nel breve termine ed assicurarsi il controllo della costa alawita a prescindere dall’esito della guerra civile.
SUL CAMPO
Sono fonti libanesi a far sapere che «le operazioni militari russe in Siria sono iniziate», spiegando che si tratta di «interventi limitati». Sono azioni di combattimento con «elementi di fanteria navale russa a sostegno dell’esercito siriano» e «tale impegno potrebbe aumentare» a dimostrazione che «i russi non sono più osservatori ma partecipano alla guerra di Assad». Tutto ciò a meno di 24 ore dall’arrivo di almeno cento marines russi all’aeroporto internazionale “Assad” di Latakia dove è in pieno svolgimento il ponte aereo del Cremlino per sostenere il traballante regime di Assad.
IL PONTE AEREO
Due Antonov-124 Condor, i giganteschi vettori da trasporto russi, e un terzo aereo-cargo sono atterrati sbarcando mezzi militari, sofisticate apparecchiature per le comunicazioni, materiale per costruire impianti e personale in divisa. Altri aerei sono in arrivo. Fonti americane spiegano alla tv Cbs che «nell’aeroporto vi sono unità abitative per ospitare mille uomini» e la tv I24News, con la sede a Tel Aviv, aggiunge che i russi si preparano ad attivare «unità mobili» per gestire lo scalo come una «hub militare», proteggendo le comunicazioni e ospitando uomini e mezzi.
IL NODO DELLO SPAZIO AEREO
I primi aerei-cargo sono partiti dalla Russia del Sud, sorvolando Bulgaria e Grecia, ma dopo la chiusura dei cieli da parte di Sofia – su pressante richiesta di Washington – i nuovi voli seguono la rotta del Mar Caspio, attraverso Iran e Iraq. A Latakia sono arrivati anche due veivoli di Air Mahan decollando da Teheran, con scalo ad Abadan, e Damasco: è la compagnia aerea commerciale iraniana accusata dagli Stati Uniti di trasportare uomini e mezzi della “Forza Al Qods”, i reparti dei Guardiani della rivoluzione che operano all’estero. La coincidenza con il ponte aereo russo fa supporre che Teheran sia coinvolta nell’accelerazione militare.
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