Nello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (sic!), è stata lapidata una ragazza siriana perché era iscritta su Facebook. I militanti (ISIL), hanno arrestato la donna, Fatoun Al-Jassem a Raqqua, colpevole di aver usato FB per comunicare. Il giudice del tribunale religioso ha stabilito che l’adesione ai social network, equivale all’adulterio. La giovane è stata condannata a morte tramite la lapidazione. La sentenza emanata dall’autorità giudiziaria, è stata riferita al pubblico dall’emittente televisiva Al-Rai-Youm. Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina tramite il Comando Generale (PFLP-GC), ha dichiarato che nelle ultime 24 ore tutti i militanti stranieri presenti nel campo profughi di Yarmouk, a sud di Damasco, si sono ritirati. “I gruppi di Al-Nusra, Ibn e Ibn-Timieh, e Al-Sahaba, si sono ritirati da Al-Salasin, ultimo baluardo dei terroristi”. Il Comando Generale ha dichiarato che un gruppo di 50 politici, farà visita al campo di Yarmouk, per invitare le forze armate palestinesi a far sgombrare i centri dai gruppi fondamentalisti, per attuare le clausole del contratto di Yarmouk. Nel frattempo i militanti stranieri, hanno abbandonato Al-Rejjeh, dopo la firma dell’accordo di riconciliazione nazionale. Il gruppo terroristico del Fronte Islamico, ha catturato 30 militanti ISIL a deir Ezzur, in Siria Orientale. Il Fonte, inoltre è impegnato a combattere contro l’ISIL. In altri punti del paese, il gruppo è impegnato ad assediare i centri di raccolta del Fronte Al-Nusra, e di due altri gruppi terroristici: Ahrar Al-Sham e katibeh Al-Qaqa. I militanti catturati da Al-Nusra, per sopravvivere hanno due possibilità: la morte, oppure arrendersi al ISIL (da notare, come questi gruppi prima combattevano per sostenere i ribelli contro il governo, ora invece lottano tra di loro per dividersi il potere, ndr).
La Siria, vive dal marzo 2011, sotto gli attacchi organizzati dei terroristi e dei militanti che combattono contro l’esercito siriano in tutto il paese, provocando moltissime vittime tra la popolazione civile. I gruppi armati hanno trasformato le stragi in manifesti di protesta contro il potere costituito. Il governo accusa dei disordini i gruppi armati, sostenuti dalle potenze straniere. Nel mese di ottobre 2011, la calma era stata quasi ripristinata in molte parti del paese arabo, dopo che il Presidente Hassd, aveva avviato le riforme. Ma Israele e gli Stati Uniti con i loro alleati arabi, hanno fatto precipitare il paese nel caos. Tel Aviv, e Washington, con alcune capitali arabe, hanno aumentato nel corso dei mesi con le loro dichiarazioni, i disordini in Siria. Il quotidiano statunitense, ha riportato la seguente notizia: i ribelli siriani e i gruppi terroristici hanno ricevuto armi sofisticate per combattere il governo siriano. Il giornale, citando attivisti dell’opposizione e funzionari statunitensi e stranieri, ha riferito che l’amministrazione di Obama, ha ampliato i contatti con le forze militari dell’opposizione per fornire, alle nazioni del Golfo Persico le infrastrutture necessarie ad un eventuale attacco contro la Siria. Secondo il rapporto, il materiale bellico è accumulato nelle città di Damasco, a Idlib vicino al confine turco, e a Zabadani sul confine libanese. Gli attivisti dell’opposizione sostengono che diversi mesi addietro i ribelli erano a corto di munizioni, mentre nel mese di maggio il flusso di armi –la maggior parte acquistate sul mercato nero dei paesi limitrofi-, è notevolmente aumentato, dopo la decisione dell’Arabia Saudita, del Qatar e di altri paesi del Golfo di sostenere con finanziamenti di milioni di dollari, la causa dei terroristi. a cura di Francis Marrash
*L’articolo è stato tradotto dall’inglese dal sito Fars new agency “ISL stones Syrian girl to Death for Facebook membership