Giornata di lutto nazionale in Italia per il terremoto che ha colpito il centro della penisola. Il bilancio complessivo del sisma è salito a 284 vittime, 388 feriti e oltre 2100 sfollati. Le persone estratte vive dalle macerie sono 238. Nelle Marche non risultano più dispersi e stamane, alle 11.30, ad Ascoli Piceno si svolgeranno i funerali di Stato delle vittime marchigiane, alla presenza del capo di Stato Mattarella e del premier Renzi.
Si scava ancora invece ad Amatrice, dove le scosse di ieri hanno ulteriormente compromesso la viabilità per accedere al Paese. Il servizio di Marco Guerra per Radio Vaticana:
Le squadre dei soccorsi scavano ancora ad Amatrice nella speranza di trovare gli ultimi superstiti. Secondo alcune stime sarebbero ancora circa quindici le persone che mancano all’appello nel comune reatino che più violentemente ha subito la violenza del sisma. Definitivo il bilancio delle vittime degli altri centri colpiti: 11 ad Accumoli e 49 nel comune di Arquata del Tronto. Per questi ultimi stamane saranno celebrati i funerali di Stato ad Ascoli Piceno. Mattarella sarà presente con Renzi e visiterà alcune zone terremotate. Ma sentiamo la testimonianza di un giovane romano accorso a Pescara del Tronto subito dopo il terremoto per aiutare i suoi amici:
“Qui le persone hanno perso la loro anima, non si tratta solo della casa ma anche del lavoro. Questo ragazzo che siede qui al tavolo della mensa ha perso la casa, i genitori hanno perso il lavoro, hanno perso la macelleria. Quella era la macelleria … questo ragazzo guarda fisso nel vuoto ed è una cosa veramente terribile. È una delle cose più brutte che abbia mai visto in 20 anni di vita”.
E intanto ieri si sono svolte le esequie private a Roma del figlio del questore di Frosinone e a Pomezia di altre sei vittime. Ad Amatrice una celebrazione religiosa, senza salme, si svolgerà martedì alle 18.00: è ancora in corso infatti il riconoscimento di decine di salme. Si segnala poi l’appello a fermare la raccolta di viveri in favore delle donazioni in denaro per la ricostruzione. “Amatrice deve essere rasa al suolo e ricostruita” sostiene il sindaco Pirozzi. E il suolo ad Accumoli, secondo le prime rilevazioni dei satelliti, si sarebbe abbassato di venti centimetri, mentre ad Amatrice si lavora per bypassare il ponte compromesso dalle scosse di ieri. Nei luoghi colpiti dal sisma non ci saranno new town come all’Aquila, ha detto il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, dopo una riunione con i presidenti delle Regioni interessate. Infine, sul fronte della indagini si registrano le dichiarazioni dal procuratore capo di Rieti Giuseppe Saieva, secondo il quale in alcune palazzine ci sarebbe stata “più sabia che cemento”.
Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va)
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