Stando alle stime del ministero dell’Interno, riferite dal quotidiano The Himalayan Times, i senzatetto sono circa un milione. Secondo il Centro nazionale delle operazioni di emergenza (Neoc), circa 6,6 milioni di persone sono state colpite in varia misura dal sisma in 34 distretti. Diverse località, nelle vallate più remote, sono ancora isolate e non sono state raggiunte dai soccorsi. Il governo stima inoltre che ci siano 400 mila edifici distrutti.
Per i soccorsi sono a disposizione 13 elicotteri, tra cui tre inviati dall’India, che sono impegnati a trasportare i feriti negli ospedali di Kathmandu.
Intanto sono stati tratti in salvo i 170 alpinisti rimasti bloccati al Campo numero 1 sull’Everest a quota 6.000. Sfruttando il tempo buono tre eleicotteri hanno fatto la spola ieri ininterrottamente per tutto il giorno dal Campo 1, sopra l’invalicabile cascata di giaccio Khumbu. Per la rarefazione dell’aria a quella quota, al limite per un elicottero, ad ogni viaggio sono stati trasportati solo 2 scalatori alla volta.
ONU: 1,4 MILIONI A RISCHIO. Ed è allarme per la situazione della popolazione. L’Onu riferisce che oltre 1,4 milioni di persone hanno urgente bisogno di cibo mentre acqua e rifugi iniziano a scarseggiare.
KATHMANDU SI È SPOSTATA. Il terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso 25 aprile ha spostato il terreno sotto l’area di Kathmandu fino a tre metri verso sud, mentre l’Everest dovrebbe essere rimasto della stessa altezza. Lo affermano alcuni esperti internazionali citati dal sito del Guardian
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GLI ITALIANI: 18 RITROVATI. Tra ieri notte e stamattina sono stati rintracciati altri 18 connazionali: lo ha annunciato il responsabile dell’unità di crisi della Farnesina, Claudio Taffuri in diretta su Radio anch’io. “Stiamo predisponendo il primo aereo che tra stanotte e domani riporterà a casa i nostri connazionali”, ha aggiunto.
ANCORA 40 DISPERSI. Sono ancora 40 gli italiani irrintracciabili in Nepal. Lo riferiscono fonti della Farnesina. I 18 connazionali rintracciati nella notte non fanno quindi parte del gruppo di cui ha parlato ieri il ministero degli Esteri.
LE 4 VITTIME. Sono quattro, al momento, le vittime italiane segnalate in Nepal in seguito al devastante terremoto che ha colpito sabato il Paese.Tre morti sono sono trentini: Renzo Benedetti, Marco Pojer e Oskar Piazza. Quest’ultimo faceva parte della spedizione dei quattro speleologi italiani dati ieri per dispersi nei pressi del villaggio di Langtang, travolto da una valanga. Di questa spedizione è morta anche Gigliola Mancinelli, di Ancona, mentre gli altri due, Giuseppe Antonini e Giovanni Pizzorni, sono salvi e hanno contattato i familiari. Renzo Benedetti e Marco Pojer sono morti sabato, travolti da una frana staccatasi dalla montagna mentre erano impegnati a 3.500 metri di quota in un trekking nella Rolwaling Valley. I loro corpi sono stati recuperati. In un ospedale della capitale vi sono altri due membri della spedizione: Iolanda M., ferita, e Attilio D., illeso.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Avvenire
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