I vescovi slovacchi invitano i cittadini a partecipare numerosi e a votare “sì” al referendum per la difesa della famiglia che si terrà sabato 7 febbraio. L’iniziativa referendaria è stata lanciata lo scorso mese di marzo dall’Alleanza per la Famiglia (“Aliancia za rodinu”), un movimento apolitico e aconfessionale, fondato poco più di un anno fa per difendere l’istituto del matrimonio e della famiglia tradizionale, sul modello della “Manif pour tous”, contro il cosiddetto “Matrimonio per tutti” introdotto in Francia.
La Chiesa contro le pressioni delle lobby dell’ideologia di genere
Anche in Slovacchia crescono le pressioni politiche per la legalizzazione dei matrimoni omosessuali e dell’adozione da parte delle coppie dello stesso sesso. Pressioni alle quali non sono rimaste insensibili alcune forze di governo che negli ultimi anni hanno cercato di introdurre un “Programma nazionale per la salute riproduttiva”, ispirato alla cosiddetta “ideologia di genere”. La questione ha acceso un vivace dibattito nel Paese tra pro e contro, in cui peraltro la voce contraria delle organizzazioni cattoliche è stata sistematicamente marginalizzata.
Un referendum dal valore altamente simbolico
La consultazione di sabato prossimo avrà un valore più che altro simbolico: essa non vuole infatti modificare alcuna legge specifica, ma mira piuttosto a prevenire l’introduzione in futuro di normative che modifichino l’istituto matrimoniale facendo sentire il peso dell’opinione pubblica slovacca. Tre in particolare i quesiti accolti dalla Corte costituzionale e che saranno sottoposti ai cittadini: il primo riguarda la definizione del matrimonio quale unione tra un uomo e una donna, il secondo l’esclusione delle coppie dello stesso sesso dalla possibilità di adottare ed educare un bambino, il terzo, infine, il diritto dei genitori di decidere di non fare partecipare i figli a lezioni in cui si insegnino la teoria di genere o tesi a favore dell’eutanasia.
I vescovi in campo per il “sì”
A sostegno dell’iniziativa sono scesi in campo anche i vescovi, che domenica scorsa hanno diffuso in tutte le parrocchie una lettera pastorale in cui invitano i cattolici a partecipare al voto per garantire il raggiungimento del quorum e a riaffermare il loro “sì” alla famiglia tradizionale. Nella lettera, i presuli ricordano in proposito la posizione espressa a più riprese sull’argomento da Papa Francesco e l’incoraggiamento dato dal Santo Padre alla Chiesa locale in questa battaglia, durante un recente incontro con una delegazione slovacca.
Fonte. Radio Vaticana
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