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Soccorritori: ‘Altri segnali sotto le macerie’. Estratto un altro corpo, cinque le vittime

Si lavora senza sosta nella ricerca dei dispersi all’hotel “Rigopiano” di Farindola, spazzato via da una slavina mercoledì. “Abbiamo altri segnali da sotto la neve e le macerie, stiamo verificando. Potrebbero essere persone vive, ma anche le strutture dell’albergo che si muovono sotto il peso della neve”, riferiscono i vigili del fuoco.

Il bilancio attuale è di 11 sopravvissuti (9 salvati e due scampati) e di cinque vittime estratte dalle macerie, 23 dispersi. Il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio precisa: “Ci sono due vivi ma ancora da estrarre. Le operazioni sono ancora molto complicate in condizioni estreme”.

I soccorritori continuano a lavorare per tentare di individuare gli altri che ancora mancano all’appello. Tra questi ci sono i genitori di Samuel, uno dei 4 bambini salvati ieri, che si trova in ospedale: la mamma e il papà, che ieri sembrava fossero stati salvati, sono invece ancora nella lista dei dispersi.

IL BILANCIO – Al momento ci sono 11 sopravvissuti, cinque corpi senza vita recuperati e 23 dispersi. Ai due superstiti recuperati all’alba di giovedì – il cuoco Giampiero Parete e il ‘tuttofare’ dell’hotel Fabio Salzetta – si aggiungono la moglie di Parete, Adriana, e il figlio Gianfilippo, salvati ieri mattina, e i tre bimbi recuperati nel pomeriggio: l’altra figlia di Parete, Ludovica, Edoardo Di Carlo e Samuel di Michelangelo. Nella notte sono state estratte vive altre 4 persone – Giampaolo Matrone (lievemente ferito), Vincenzo Forti, Francesca Bronzi e Giorgia Galassi.

La prefettura di Pescara aveva fornito un elenco di cinque nomi, indicandoli come quelli che si trovavano sotto le macerie, che erano stati individuati e dovevano essere estratti vivi: oltre a Matrone, Bronzi, Forti e Galassi c’era anche Stefano Feniello, del quale pero’ al momento non ci sono notizie.

Il bilancio ufficiale delle vittime è al momento salito a cinque: ai primi due corpi recuperati, quello del maitre dell’hotel Alessandro Giancaterino e del cameriere Gabriele D’Angelo, si sono aggiunti quelli estratti nella notte dai soccorritori e non ancora identificati: due donne e un uomo. All’appello mancano al momento 23 persone, risultanti sulla lista ufficiale degli ospiti della struttura e da altre segnalazioni ricevute.






Il racconto tragico di Matrone: mia moglie per mano poi niente – Mano nella mano con la moglie, Valentina Cicioni, fino a quando i vigili del fuoco lo hanno salvato. Lo ha raccontato ai suoi soccorritori Giampaolo Matrone l’ultimo dei superstiti arrivato poco dopo le 8 all’ospedale di Pescara. “Le stringevo la mano e le parlavo per tenerla sveglia perché volevo che rimanesse sempre vigile. La chiamavo, poi a un certo punto non l’ho sentita più e ho capito che mi stava lasciando”. Vicino a lui, Matrone ha raccontato di un’altra donna che non dava segnali di vita.




Fonte www.ansa.it

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