Ora ditemi voi:
1) Sto sognando
2) Sono rincoglionito
3) Ho perso la lucidità
4) C’è qualcosa che non va
Penso sinceramente che tutte e 4 le risposte vadano bene, ma pur non volendo giudicare (chi sono io per farlo???) c’è qualcosa che non torna. Leggete voi, e da bravi cattolici, dite una preghiera perchè queste situazioni siano e restino solo sogni. di Daniele Venturi
Tv2000 invita Luxuria, ma poi fa marcia indietro
La tv dei vescovi invita Vladimir Luxuria a parlare di attualità ma poi ci ripensa. E’ in corso ad Assisi l’assemblea della Cei e la presenza della transgender più famosa d’Italia rischia di “prestarsi a malintesi o strumentalizzazioni”, spiegano dalla stessa Tv2000 dalla quale assicurano però che si tratta solo di un rinvio. Sulla pagina Facebook dell’emittente, che fa informazione tra il Rosario in diretta da Lourdes, le Messe di Papa Francesco e le fiction religiose, si contano a decine i ‘post’ contrari all’invito. “Anche per tenere conto della sensibilità del nostro pubblico, abbiamo concordato di rinviare la sua partecipazione”, spiega il direttore delle News Luigi Brunelli. A “Tgtg”, il programma serale che doveva ospitare l’ex deputata di Rifondazione, questa sera ci sarà il segretario generale Cei, mons. Nunzio Galantino.
A dare notizia del dietro-front è stata la stessa Luxuria. “Mi ha chiamato il direttore di Tv2000 Paolo Ruffini e mi ha chiesto di rimandare, a data da destinarsi, perché la mia presenza sarebbe stata in concomitanza con i lavori dell’assemblea Cei”, ha riferito all’ANSA. “Forse pensavano che avrei commentato le parole di Bagnasco”, ha aggiunto ridendo e riferendosi al richiamo del presidente Cei contro le nozze gay. “Io avevo accettato l’invito – commenta ancora Luxuria – perché credo in maniera convinta nel dialogo. Credo che si possano abbattere anche questi muri. Avevo interpretato l’invito come un segnale di apertura”. Luxuria poi aggiunge: “Ci sono rimasta male ma se manterranno la promessa, di invitarmi in una nuova occasione, comunque sarò contenta di dare la mia disponibilità”. “Personalmente sono convinto che se un cristiano è tranquillo nella sua identità – dice Brunelli, direttore News della tv dei vescovi – può dialogare con tutti. Dialogare ovviamente non significa concordare con le opinioni del proprio interlocutore. Ma confrontarsi in modo rispettoso e fermo con chiunque”. “Non mi ero reso conto però – aggiunge – che l’invito sarebbe caduto proprio nella settimana in cui ad Assisi è riunita la Conferenza episcopale italiana. Nel momento in cui i vescovi tornavano ad esprimersi con molta nettezza sui più delicati temi della famiglia, la sua presenza rischiava di prestarsi a malintesi o strumentalizzazioni”. E poi annuncia: “Stasera a Tgtg avrà spazio l’assemblea straordinaria della Cei, con la partecipazione del segretario mons. Galantino e la testimonianza del vescovo di Erbil che ad Assisi ha portato la voce dei cristiani iracheni che chiedono di non essere dimenticati dai loro fratelli nella fede”.
Patti Smith in concerto in una Basilica, l’Arcidiocesi di Napoli: “E’ vietato, non ne sappiamo nulla” (Fonte: fanpage.it)
La basilica di San Giovanni Maggiore è affidata all’Ordine degli Ingegneri di Napoli dal 2012 ed all’interno si tengono sia celebrazioni liturgiche che eventi culturali di vario genere. “Ma non è possibile tenere concerti rock, per giunta a pagamento. Gli organizzatori ci hanno bypassato” spiega don Antonio Cannatelli.
La “sacerdotessa del rock” si esibirà in una chiesa consacrata il prossimo 9 dicembre: a Napoli scoppia la polemica. Patti Smith, interprete della celeberrima “Because the night” terrà un concerto nella basilica di San Giovanni Maggiore, dove si tengono regolarmente matrimoni e celebrazioni liturgiche. Uno scandalo, un oltraggio gravissimo per i cattolici napoletani secondo Antonio Pariante del Comitato di Portosalvo, che da decenni si occupa di sensibilizzare la cittadinanza ad un corretto uso del patrimonio storico ed artistico del centro storico partenopeo. “Il rock in chiesa è un evento blasfemo. – spiega Pariante – Dobbiamo rimarcare ancora una volta che c’è un problema generale riguardo la destinazione d’uso delle chiese di Napoli. La Curia, nel corso dei decenni, è stata artefice di bizzarre trasformazioni degli edifici di culto, molti dei quali sono diventati, negli anni, trattorie, botteghe, depositi. San Giovanni Maggiore è la quarta basilica della città sia per dimensione che per importanza e se è accettabile che vi si esibisca Riccardo Muti non lo è che lo faccia anche Patti Smith, i cui testi sono assolutamente lontani dai valori della religione.”
Non è la prima volta che la basilica ospita eventi culturali che nulla hanno a che vedere con la fede cristiana: appena qualche settimana fa il canadese Tim Hecker vi ha tenuto un concerto di musica elettronica alla presenza di centinaia di spettatori, saltando da una parte all’altra dell’antico presbiterio su cui la domenica si celebra il sacrificio eucaristico. “Se vogliono continuare a far svolgere concerti come quello di Patti Smith – spiega ancora Pariante – la Curia decida di sconsacrare le duecentocinquanta chiese chiuse di Napoli. Abbiamo scritto al cardinale, si pronunci e faccia chiarezza: questo concerto offende il senso religioso della città di Napoli.”
La basilica viene gestita dall’Ordine degli di Napoli, che l’ha rimessa a posto dopo un abbandono durato decenni e l’ha riaperta nel 2012 rendendola, principalmente, sede di eventi culturali di vario genere. “La Basilica è consacrata. – confermano però dall’Ordine – Ogni domenica mattina si celebra regolarmente messa. Inoltre in Basilica vengono anche officiati matrimoni e si sono svolte anche funzioni solenni presiedute da Sua Eminenza Reverendissima il cardinale arcivescovo Crescenzio Sepe.” Il problema è che assolutamente vietato da più norme ecclesiastiche tenere concerti rock in una chiesa consacrata. Si esprimono in tale senso non solo il Codice di Diritto canonico, ma anche la costituzione “Sacrosanctum Concilium”, le istruzioni “Musicam Sacram” e “Liturgicae Instaurationes”. Si possono di certo tenere concerti “profani” in una chiesa, ma devono avere caratteristiche tali da promuovere i sentimenti religiosi dell’ascoltatore o far comprendere ai visitatori non cattolici il senso di sacralità degli edifici e di certo un concerto di Patti Smith non rientra in queste categorie. Tra l’altro, il biglietto di ingresso ha un costo molto alto, ben 57,50 euro inclusi i diritti di prevendita.
Balza sulla sedia alla notizia don Antonio Cannatelli dell’ufficio del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti della Curia di Napoli: “Ovviamente è assolutamente vietato in modo categorico tenere concerti rock in una chiesa consacrata. – spiega – Noi non sappiamo nulla di un concerto di Patti Smith, è possibile che gli organizzatori ci abbiano bypassato a meno che non abbiano chiesto direttamente l’autorizzazione al cardinale Sepe, ma non credo ciò sia avvenuto. Se addirittura stanno anche vendendo i biglietti si tratta di una procedura assolutamente anomala e prenderemo adeguati provvedimenti.”
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