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Solennità del Corpus Domini, Domenica 2 giugno 2024. Storia e Significato di una festa ‘Eucaristica’

Solennità del Corpus Domini. Storia e Significato della Solennità che si celebra questa domenica

Il Corpus Domini è considerata è una delle principali solennità dell’anno liturgico della Chiesa cattolica ed è la festa dedicata alla Santa Eucarestia.

La festa del Corpus Domini, è sicuramente una delle solennità più sentite dai fedeli cristiani, dato il suo profondo significato, che richiama la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia. In tale ricorrenza vengono svolte solenni processioni e le famose infiorate che tappezzano ogni angolo di paesi e città.

La festa (origine e significato)

Con questa festa onoriamo e adoriamo il “Corpo del Signore”, spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini; fatto cibo per sostenere la nostra “vita nello Spirito”.

La festività del Corpus Domini ha una origine più recente di quanto sembri e chiude il ciclo delle feste del dopo Pasqua e vuole celebrare il mistero dell’Eucaristia

La venerazione del Santissimo Sacramento nacque in Belgio nel 1246 come festa della diocesi di Liegi. Il suo scopo era quello di celebrare la presenza reale di Cristo nell’eucaristia. L’introduzione di questa festività nel calendario cristiano la si deve principalmente a una donna, suor Giuliana di Cornillon, una monaca agostiniana vissuta nella prima metà del tredicesimo secolo

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Nel 1208 la beata Giuliana, che era priora nel Monastero di Monte Cornelio presso Liegi, vide durante un’estasi il disco lunare risplendente di luce candida, deformato però da un lato da una linea rimasta in ombra.

Da Dio intese che quella visione significava la Chiesa del suo tempo, che ancora mancava di una solennità in onore del Santissimo Sacramento.

Il direttore spirituale della beata, il Canonico di Liegi, Giovanni di Lausanne, ottenuto il giudizio favorevole di parecchi teologi in merito alla suddetta visione, presentò al vescovo la richiesta di introdurre nella diocesi una festa in onore del Corpus Domini.

La richiesta è accolta nel 1246 e venne fissata la data del giovedì dopo l’ottava della Trinità. Più tardi, nel 1262 salì al soglio pontificio, col nome di Urbano IV, l’antico arcidiacono di Liegi e confidente della beata Giuliana, Giacomo Pantaleone.

Corpus Domini

Il miracolo eucaristico di Bolsena

Nel 1263, un prete boemo, in ritorno da un pellegrinaggio a Roma, si fermò a dir messa a Bolsena ed al momento dell’Eucarestia, nello spezzare l’ostia consacrata, fu pervaso dal dubbio che essa contenesse veramente il corpo di Cristo. A fugare i suoi dubbi, dall’ostia uscirono allora alcune gocce di sangue che macchiarono il bianco corporale di lino liturgico (attualmente conservato nel Duomo di Orvieto) e alcune pietre dell’altare tuttora custodite in preziose teche presso la basilica di Santa Cristina.

La festa del Corpus Domini è estesa alla cristianità

Venuto a conoscenza dell’accaduto Papa Urbano IV istituì ufficialmente la festa del Corpus Domini estendendola dalla circoscrizione di Liegi a tutta la cristianità. La data della sua celebrazione fu fissata nel giovedì seguente la prima domenica dopo la Pentecoste (60 giorni dopo Pasqua). Così, l’11 Agosto 1264 il Papa promulgò la Bolla “Transiturus” che istituiva per tutta la cristianità la Festa del Corpus Domini.

Già qualche settimana prima di promulgare questo importante atto – il 19 Giugno – lo stesso Pontefice aveva preso parte, assieme a numerosissimi Cardinali e prelati venuti da ogni luogo e ad una moltitudine di fedeli, ad una solenne processione con la quale il sacro lino macchiato del sangue di Cristo era stato recato per le vie della città. Da allora, ogni anno in Orvieto, la domenica successiva alla festività del Corpus Domini, il Corporale del Miracolo di Bolsena, racchiuso in un prezioso reliquiario, viene portato processionalmente per le strade cittadine seguendo il percorso che tocca tutti i quartieri e tutti i luoghi più significativi della città.

Il Concilio di Trento

In seguito la popolarità della festa crebbe grazie al Concilio di Trento, si diffusero le processioni eucaristiche e il culto del Santissimo Sacramento al di fuori della Messa. Se nella Solennità del Giovedì Santo la Chiesa guarda all’Istituzione dell’Eucaristia, scrutando il mistero di Cristo che ci amò sino alla fine donando se stesso in cibo e sigillando il nuovo Patto nel suo Sangue, nel giorno del Corpus Domini l’attenzione si sposta sull’intima relazione esistente fra Eucaristia e Chiesa, fra il Corpo del Signore e il suo Corpo Mistico.

Le processioni e le adorazioni prolungate celebrate in questa solennità, manifestano pubblicamente la fede del popolo cristiano in questo Sacramento.

In esso la Chiesa trova la sorgente del suo esistere e della sua comunione con Cristo, Presente nell’Eucaristia in Corpo Sangue anima e Divinità.

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