« Come Chiesa d’Occidente, non celebriamo la nostra vittoria sull’altro, ma celebriamo il nostro desiderio di far parte della storia di questa terra e di questo luogo », ha spiegato, nell’omelia, il Custode. Fra Pizzaballa ha ricordato la vocazione universale di Gerusalemme, sottolineando che la Città Santa è « Una casa di preghiera per tutti i popoli » (Is 56,7). « Noi celebriamo in questa Basilica, in questo luogo unico, difficile ma appassionante, in questa comproprietà religiosa complessa, il desiderio comune di contemplare la Tomba vuota del Cristo » ha affermato, ricordando che « è tutto in tutti » (Col 3,11) e « non appartiene a nessuno ».
La Quaresima è un tempo sacro, un pellegrinaggio spirituale che ci invita a riconsiderare il nostro rapporto con Dio, con…
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"Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più" (Mc 9,25). Gesù parla (nel…