Diritti dei genitori “contro” quelli dell’embrione? Illustrando nel dettaglio la proposta di legge, Carlo Casini, che ne è stato l’ispiratore e il principale estensore, ha spiegato che l’art. 1 della legge 40 “assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti compreso il concepito”. “Proprio per questo motivo – ha sottolineato – abbiamo pensato che anche i diritti del figlio generato o generando mediante procreazione artificiale debbano essere tutelati, alla luce del fatto che finora la voce del nascituro è stata totalmente assente nelle vicende giudiziarie nelle quali, come ad esempio è recentemente accaduto, gli adulti chiedono di poter ricorrere alla ‘eterologa’”.
Il parlamentare europeo ha anche fatto cenno ad altri casi in cui la vita degli embrioni è messa a repentaglio, come nella “domanda di selezione di embrioni mediante diagnosi genetica pre-impianto o rivendicando un preteso diritto di proprietà sugli embrioni congelati che consentirebbe di chiederne la distruzione”. “In questi casi – ha proseguito – gli adulti fanno valere i loro interessi proponendo azione contro i medici o gli enti che praticano la procreazione, i quali in realtà spesso sono perfettamente d’accordo con gli attori, anzi hanno un interesse professionale ed economico ad ampliare nel massimo grado la possibilità di effettuare tale procreazione assistita”.Come a Roma 2000 anni fa col “curator ventris”. Tra i diritti che la proposta di legge intende siano tutelati in favore del nascituro, ad opera di un “curatore speciale”, ci sono oltre a quello basilare della vita stessa, che assicuri la sopravvivenza dallo stato embrionale al suo successivo potenziale sviluppo, “quelli all’integrità fisica, alla conoscenza delle proprie origini, all’identità personale, ad avere un padre e una madre certi per la coincidenza della genitorialità genetica, degli affetti e legale, tutti diritti che dovrebbero sempre essere presi in seria considerazione”. Paola Binetti ha sottolineato che “nonostante i ripetuti attacchi alla legge 40, non è stato smontato l’art. 1 che ne costituisce il cuore affermando la parità dei diritti tra padre, madre e concepito. Questo dovrebbe essere un concetto elementare di democrazia, che mette il più debole al pari dei più forti. E noi, con questa proposta di legge, ci schieriamo dalla parte della tutela dei diritti dei più deboli, che sono gli embrioni da poco concepiti”. Binetti ha ricordato che “già 2000 anni fa la legislazione romana prevedeva la figura del ‘curator ventris’, una sorta di avvocato difensore del nascituro. Se l’Europa negherà le sue radici che provengono dalla logica e filosofia greca, dal diritto romano e dalla visione cristiana, negherà i propri valori fondativi”. di Luigi Crimella
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Il dono della vita naturale fatto all’uomo è fatto in prospettiva del dono gratuito e soprannaturale della partecipazione alla vita stessa di Dio.
Solo Colui che è la Vita e la Fonte di ogni vita può rivelare il senso di ogni vita umana.
Solo Dio è padrone della vita! (Evangelium Vitæ, 55). La vita ha quindi un valore intrinseco che genera in ogni uomo il diritto al rispetto della sua esistenza.