Durante una fiaccolata, in mezzo alla folla, avrebbe visto tanti santi del Cielo…
LA STORIA – Secondo quanto riportato da zoom24.it (di Vincenzo Varone), Natuzza Evolo, ebbe delle apparizioni mistiche nel corso della fiaccolata del 31 maggio del 2001; quell’evento religioso fu molto partecipato e fu presieduto da monsignor Giovanni D’Ercole.
Ne parlò alcuni giorni dopo la donna (come si ricava dal n°18 della rivista della fondazione) che riferì di aver visto, insieme a tanti defunti e alla Madonna che era “bellissima e contenta”, Santa Bernadetta che si presentò con queste parole: “Vedi sta diventando come Lourdes. E la Madonna e Gesù sono contenti, sono tanto contenti. E la gente che è qui se ne va ristorata nell’anima e portano questo ristoro a casa ”.
La mistica riferì, inoltre, che c’erano anche san Francesco di Paola, padre Pio, padre Idà, santa Gemma e Papa Luciani che si espresse così: “Le cose di Dio fioriranno, non moriranno mai”.
Natuzza disse anche che “Gesù era, come al solito, in mezzo alla folla benedicente”.
Il “discolo” di casa, infatti, è deceduto nella mattinata del 27 aprile del 2021, stroncato da un infarto mentre svolgeva dei lavori in un terreno di proprietà ubicato alla periferia di Paravati.
Non tanto lontano dal luogo in cui, per volontà della mamma, oggi sorge la realtà religioso-socio-assistenziale Villa della Gioia. Il 73enne ex impiegato della Provincia di Vibo Valentia, sposato con Eleonora e padre di tre figli
, in quei drammatici attimi si è accasciato al suolo ed è spirato davanti ai propri familiari.Inutili gli interventi dei carabinieri e dei sanitari accorsi sul posto, con tanto di utilizzo di un defibrillatore. In tanti se lo ricordano ancora oggi mentre accoglieva con il suo sorriso le centinaia di persone che giornalmente, anche in epoca di pandemia, giungevano nella frazione di Mileto, attratti dal carisma della mistica con le stigmate morta nel giorno di Ognissanti del 2009
Antonio Nicolace, infatti (come ricorda il sito IlVibonese), da quando era andato in pensione dedicava tutto se stesso per testimoniare la santità e le virtù eroiche della propria mamma. Raccontando aneddoti e frammenti di vita trascorsi con una donna umile e dalla fede incrollabile, di cui la Chiesa anni fa ha aperto il processo di beatificazione.
A rimpiangerlo, ancora oggi, i tanti che insieme a lui amavano sostare nella piazza antistante la chiesa parrocchiale intitolata a “Santa Maria degli Angeli”, ma anche coloro che hanno avuto la fortuna di annoverarlo tra i propri amici. Per il primo anniversario della sua morte, a Paravati nella serata di oggi sarà celebrata una messa di suffragio, presieduta dal parroco don Domenico Muscari.
Il prossimo 6 agosto, intanto, il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, intitolerà al “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” e aprirà al culto la grande chiesa della Villa della Gioia, da tempo realizzata con le offerte dei fedeli. Un momento cruciale per la “mission” di Mamma Natuzza, che Antonio attendeva con trepidazione. E che, amiamo immaginare, a questo punto il figlio dell’umile donna di Paravati si gusterà ancor più in pienezza dall’alto, con il capo poggiato sul petto dell’adorata madre.
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