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Stanno per espiantargli gli organi, ma il 13enne si risveglia! I genitori hanno pregato molto

Stanno per espiantargli gli organi, ma il 13enne si risveglia. E’ successo in Alabama, Trenton McKinley stava per essere dichiarato morto e si stava procedendo all’espianto dei suoi organi quando all’improvviso si è risvegliato. Un miracolo, nessun’altra spiegazione per i genitori e per i dipendenti dell’ospedale, Trenton era gravissimo dopo la caduta da una roulotte che si era capovolta e gli aveva procurato fratture alla testa molto gravi, e che non avevano lasciato alcuna speranza di salvezza per i medici e chirurghi malgrado gli interventi chirurgici.

Trenton viaggiava sulla roulotte trainata dalla macchina dei genitori, e questa si è all’improvviso capovolta procurandogli sette ferite al cranio. I numerosi interventi chirurgici non lasciavano alcuna speranza visti anche il peggioramento del funzionamento dei reni e alcuni arresti cardiaci.

Si erano esaurite tutte le speranze di salvarlo, e i genitori avevano dato il consenso all’espianto degli organi che avrebbero tenuto in vita altri cinque bambini.

“Abbiamo detto di si, anche perchè questo obbligava l’ospedale a tenere in vita Trenton, almeno finché i suoi organi non sarebbero stati pronti per l’espianto.”

Ma 24 ore prima del distacco delle macchine, l’elettroencefalogramma ha iniziato a dare improvvisi segni di vita, quindi ogni espianto è stato cancellato.

Trenton è tornato in vita, lui non ricorda nulla, solo di essere caduto sulla strada e che la roulotte gli è caduta addosso. Poi solo buio. Ora la convalescenza sarà lunga e i genitori hanno ricevuto tante donazioni tramite Facebook per pagare le sue spese mediche, ma Trenton è vivo ed è un grande miracolo che cammina.




Questa storia è uno tra gli straordinari segni che Dio ci invia che tutto è possibile a Lui anche quando le speranze sono perse per sempre. Quante storie, quante persone sono morte per distacco delle macchine quando magari si sarebbero risvegliate, quando dolore avrebbe potuto trasformarsi in gioia e vita. E’ inutile scrivervi dell’intensa preghiera che ha accompagnato i giorni più duri di questo ragazzino, specialmente da parte dei suoi familiari e di molti gruppi ‘pro life’ americani.

Redazione

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