Ieri sera su Rai 1 è andato in onda il film “Italo” dedicato al cane randagio Italo Barocco, diventato cittadino onorario della bellissima cittadina siciliana di Scicli. L’animale è diventato simbolo ed eroe di un paese che perseguitava i cani randagi. Ecco la sua bellissima storia.
Questo dolcissimo e tenerissimo cagnolone buono dagli occhi saggi era Italo, Quello vero. Giunto nel 2008 nel paesino siculo e barocco di Scicli, nel territorio ragusano, un randagio venuto all’improvviso da chissà dove, ha conquistato in breve tempo il cuore e la fiducia dei suoi compaesani, feriti da un episodio drammatico legato alle tragiche condizioni di vita e di incuria in cui versano in varie zone del sud molti cani vaganti abbandonati sul territorio. Un bimbo ha perso la vita in seguito ad una aggressione, e il paese e quella terra si sono chiusi a riccio, emanando un’ordinanza anti-randagi.
Ma il grande cuore di Italo, e la sua benevola presenza per le strade del paese, hanno fatto il miracolo.
Italo, che andava a prendere i bimbi all’uscita da scuola, partecipava alle messe e alle feste di paese, accompagnava i funerali rendendo l’estremo gentile omaggio ai compaesani nell’ultimo viaggio, e accoglieva i turisti e i visitatori portandoli in giro per le strade del paese, facendo loro da cicerone.
Fino a diventare un vero eroe, quando ha difeso dall’aggressione notturna di un malintenzionato la giovane cameriera di un locale del centro che rincasava alla sera dal lavoro. E da quel giorno Italo si presentava sempre all’ora del rientro per scortarla, protettivo e magnifico custode a quattro zampe, lungo la via del ritorno.
Nel 2009 Italo è stato ufficialmente adottato da parte del comune, a nome di tutti i cittadini di Scicli, ed affettuosamente insignito dal sindaco del paese, Giovanni Venticinque, della cittadinanza onoraria. E ora, dopo essersi addormentato per l’ultima volta nel 2011, ad un certa età per un cagnolone, nella sua Scicli, lì riposa anche lui, dopo un commovente addio, in una tomba a lui dedicata.
Italo Barocco, cittadino a quattro zampe di Scicli, cane del comune, amico di tutti.
L’essere buono venuto un bel giorno dal cielo che ha rapito il cuore di grandi e piccini, e ricostruito il ponte della fratellanza tra uomini e animali, rinsaldando le fondamenta antichissime (si pensi ad Argo ed Ulisse!) dell’amore e della fiducia incondizionata tra uomini e cani.
Italo, il cagnolone saggio venuto dal cielo a riaprire il cuore di un paese ferito, e guarire la paura, e ora al cielo ritornato. Forse a guidare per le vie di una terra di sole e nuvole bianche, anch’esse barocche, i concittadini che vi aveva accompagnato, e magari chissà anche i nuovi visitatori, scodinzolando a tutti e portandoli in giro per il nuovo mondo…
La sua storia vera rivive e viene raccontata con garbo e con grazia, come i critici e gli spettatori più sensibili hanno scritto, nel film di Alessia Scarso, in questi giorni nelle sale, la giovane regista che lo ha conosciuto a Scicli, e ne è rimasta colpita al punto da volergli dedicare la sua opera prima.
Il film – in cui Italo è interpretato dal buono e bravo Tomak, che riesce a rendere la dolce presenza gentile del protagonista originale – merita, ha avuto ottimi riscontri in Festival Internazionali, tra cui Canada, Bielorussia e India (nonostante qualche critica spocchiosa e narcisista di alcuni critici nostrani, che nella loro carenza evidente di sensibilità e partecipazione emotiva si lamentano addirittura dell’assenza di una trama di tipo hollywoodiano… senza capire che qui non si tratta affatto di giudicare un’invenzione narrativa più o meno funzionante, che comunque c’è eccome, per quanto riguarda le vicende degli umani intorno a lui, ma qualcosa di molto più prezioso, delicato e degno di narrazione: la verità, la vita vera di un cane vero, realmente esistito e conosciuto da tutti gli sciclitani e i visitatori del paese, e da tutti amato). Se ancora trovate in giro questo film bellissimo, commovente ma pieno di brio e pervaso di simpatia e grazia narrativa, andate a vederlo prima che questa piccola delizia sparisca, in ottemperanza ai diktat economicistici della programmazione commerciale e della mercificazione cinematografica!
E, soprattutto, ritagliate, nel vostro cuore e nella vostra memoria, una nicchia, magari con una bella cuccia comoda e calda, per accogliervi per sempre il ricordo affettuoso di questo cane buono e libero, dono del cielo e amico di tutti, ma proprietà di nessuno, Italo Barocco, che in un periodo tanto buio per il nostro paese e spesso ahimè per i nostri fratelli animali, ha illuminato questo splendido angolo della bella terra di Sicilia, e le esistenze di tutti noi, come un raggio di sole e di speranza.
Fonte natura-mater.blogspot.it
La preghiera a Maria che scioglie i nodi è una delle suppliche più usate dai cristiani per chiedere aiuto alla…
'Asciuga Bambino Gesù le lacrime dei fanciulli!'. Recitiamo in questo tempo di Avvento la preghiera più dolce di San Giovani…
Una nuova settimana in compagnia di Padre Pio Leggi le frasi di Padre Pio e invoca la sua potente intercessione…
Benvenuti sul sito www.papaboys.org! Siamo lieti di presentarvi la preghiera della sera alla Madonna di Lourdes, intitolata 'Io sono l'Immacolata…
POZZUOLI - Assegnato al giornalista siciliano Salvatore Di Salvo, segretario nazionale dell’Ucsi e Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, il…
La preghiera all' Immacolata di Giovanni Paolo II Una potente supplica di Giovanni Paolo II a Maria Santissima.. Il testo:…
Guarda i commenti
Italo Barocco il cane di tutti di Scicli ha commosso non solo l'Italia ma il mondo