PUGLIA – TARANTO – “Dolore e sconcerto per l’efferatezza dell’agguato criminale di ieri sera nei pressi di Palagiano”. È quanto esprime, in una nota di cordoglio diffusa oggi, monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto. Ieri sera, alle ore 21.30 circa, in un agguato sulla strada statale 106 jonica, la Taranto-Reggio Calabria, all’altezza dello svincolo per Palagiano, sono stati uccisi Cosimo Orlando, di 43 anni, con precedenti penali, in semilibertà, la sua compagna Carla Maria Fornari, di 30 anni, che era alla guida, e il bambino di 4 anni che l’uomo aveva in braccio. Sul sedile posteriore c’erano altri due bambini, di sei e sette anni, rimasti illesi. Tutti e tre i bambini erano figli della donna, avuti da una precedente relazione. “Mi turba – scrive l’arcivescovo – che si possa uccidere con tanta facilità e puntare le armi senza pietà su donne e bambini. Il sangue degli innocenti, come ci ricorda la Bibbia, grida verso Dio dalla terra. Un regolamento di conti così brutale interroga tutti. Credo sia giunto il momento di prendere in carico seriamente il progressivo abbruttimento e impoverimento del nostro tessuto sociale, lottando contro le cause di questi atti e le azioni barbariche che ne seguono a causa delle quali pare scomparsa del tutto l’umanità”. Nella nota monsignor Santoro esprime anche il desiderio che “tutta la comunità preghi per le vittime, in particolare per la piccola vita spezzata e per quella della sua mamma. Preghiamo anche per i due piccoli fratellini sopravvissuti. Tutti dobbiamo farci carico di un’opera educativa e sociale specifica e non assopirci nell’ordinaria amministrazione. Vorrei – conclude l’arcivescovo – che invocassimo il Signore affinché il sentimento di vendetta non trovi accoglienza nei cuori delle persone coinvolte e in ciascuno di noi; perché si spezzi la catena di odio, perché la violenza non chiami violenza e altro sangue”.
Fonte: Agensir