ROMA – 300mila romani accontentati non sono pochi per la verità, e la prima mossa pubblica del nuovo Sindaco di Roma Marino, alla fine non è sbagliata. Fori Imperiali chiusi al traffico e romani che si riappropriano di uno spazio di competenza talvolta bistrattato da troppe macchine e mezzi. Una bella serata, senza troppi guai, e con le famiglie a passeggiare sotto la luna che illumina la città eterna e gran parte della sua storia. A poca distanza anche la contestazione pero’ – che va segnalata – per via dell’idea di portare vicino al Santuario del Divino Amore (cuore cristiano per moltissimi romani) una discarica per i rifiuti della città. Fore strumentalizzata politicamente la contestazione a Marino, capeggiata in primis dall’ex sindaco Alemanno. Ma oggi non ci interessa la politica, e della discarica parleremo al termine di questo servizio.
E’ stato un funambolo alle 22 circa del sabato notte ad attraversare via dei Fori Imperiali ed unire con arte e simpatia le aree archeologiche oggi separate dalla strada. Così Roma ha salutato la trasformazione dei Fori Imperiali “da strada a passeggiata più bella del mondo” nel mezzo della grande festa che segna l’avvio ‘simbolico’ della pedonalizzazione, scattata questo sabato mattina alle ore 5.30: basta macchine, solo taxi, pedoni e biciclette. L’idea è buona, degna delle grandi metropoli, tra un po’ di tempo i potranno tirare le somme.
Il primo cittadino ha poi letto il messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “Con questo provvedimento si compie un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione del grande Parco Archeologico tra il centro della città e l’Appia Antica, secondo la visione anticipatrice di numerosi archeologi, uomini di cultura e amministratori locali, e tra questi in particolare Antonio Cederna, Giulio Carlo Argan e Luigi Petroselli. Un progetto non facile, per i problemi sociali e urbanistici che si pongono e per le difficoltà, anche economiche, da superare, ma che appare all’altezza di un patrimonio storico unico al mondo. Infatti, come affermai quando mi venne conferita la cittadinanza onoraria di Roma – aggiunge Napolitano – nessun nefasto richiamo a ‘retoriche belliciste’ o ‘pretese di potenza innestate nel passato sul culto della romanità’ può dare avallo a una sottovalutazione ‘dell’impronta incancellabile e del fascino… di una così straordinaria costruzione di civiltà, nei suoi molteplici contenuti e nelle sue espressioni di perenne bellezza’. In questo spirito, invio a lei, ai concittadini romani e a tutti i partecipanti all’iniziativa l’espressione del mio apprezzamento e i più cordiali saluti”.
LA VOCE DELLA GIOVENTU’ – Riacquistiamo un luogo di ritrovo permanente – ci dicono Luigi e Francesca – 18 e 19 anni, una coppia di giovani fidanzati che sono a passeggio con tutto il gruppo di una ventina di amici. Veniamo spesso la sera dopo cena qui, è luogo romantico, le macchine davano un bel po’ fastidio. “. Anche Carlo di Ostia, 21 anni, è venuto nella capitale lasciando presto la spiaggia del sabato pomeriggio con i suoi amici “Molto bella questa iniziativa, un modo per trovare un nuovo punto di ritrovo anche per noi giovani”. I pareri della gioventù – che ci interessano con priorità – sono praticamente tutti positivi. E non è poco. Lo segnaliamo. Francesco è venuto in bicicletta: “Sono del quartiere Balduin, ho 23 anni e non ho perso occasione per farmi una “sgambata” con la mountain bike. E’ divertente, spero si possa ripetere in molte serate di questa estate romana”.
LA «PIAZZA» DI ROMA – Un programma musica vario (spesi circa 200.000 euro) con acrobati, musica classica e lirica e filmati storici. Ma anche visite guidate tra i Fori di Cesare, Augusto, Traiano, Nerva, Vespasiano e gli altri imperatori di cui sono rimaste le tracce nell’area che dal settimo secolo a. C. fino almeno al quarto d. C. è stato il centro della vita sociale, politica, economica e religiosa di Roma. Nel foro, che vuol dire «piazza», si facevano riunioni politiche, commerci, comizi e si studiavano i testi o si leggevano le celebrazioni delle battaglie. Come ancora oggi si può leggere sulla colonna di Traiano, posta sulla destra dell’altare della patria in piazza Venezia. Tra gli eventi principali della «Notte dei Fori», una dedica a Renato Nicolini, l’esibizione dell’Orchestra sinfonica di Santa Cecilia e il ricordo dello sceneggiatore Vincenzo Cerami, recentemente scomparso. Il Foro di Cesare è stato illuminato ad arte per l’occasione.
LA CONTESTAZIONE – Centinaia di persone hanno manifestato con un sit-in nel centro della Capitale, in piazza Bocca della Verità, contro la nuova discarica di Roma, che dovrebbe essere ospitata a qualche chilometro dal santuario del Divino Amore. Al termine si sono diretti verso i fori, bloccati pero’ dalla polizia. Al sit-in trattori e manifestanti con cappellini e magliette bianche: «Se il sindaco Marino organizza la ‘notte bianca ai Fori Imperiali, noi – spiegano – invece passiamo la notte in bianco per l’incubo della discarica». I manifestanti hanno esposto l’immagine del Divino Amore ed hanno protestato insieme al Rettore. Per capire bene, invece di raccontare la contestazione, conviene leggere questo passaggio di un’intervista di Federico Piana della Radio Vaticana a Mons. Silla, rettore e parroco del Divino Amore.
Ho pensato, più che altro, ai parrocchiani che abitano lì intorno, che ovviamente non possono essere d’accordo, perché la discarica si trova proprio a due passi dal centro abitato della Falcognana. Poi in quella zona ci sono la Via della Falcognana e la Via Ardeatina che portano tanta gente – anche a piedi – verso il Divino Amore, specialmente in alcuni periodi dell’anno, quando fanno i pellegrinaggi a piedi. Certo, sentire i “profumi” della discarica, non consente un pellegrinaggio ristoratore!
D. – Quindi, ci sarebbe un danno non solo per la popolazione, ma anche per il Santuario…
R. – Il Santuario, ovviamente, non può godere di queste realtà, prima di tutto perché non hanno avvisato nessuno. Nessuno ne parla e all’improvviso, questa funesta notizia della discarica. Credo che si potrebbe anche ragionare con la gente, e non lo fanno perché hanno paura del fatto che la discarica non la vuole nessuno. La discarica dovrebbe stare almeno a cinque km da un centro abitato, non può stare sotto il naso della gente! Roma ha questo Santuario che dovrebbe custodire gelosamente e difendere!
D. – Come giudica in queste ore le proteste dei cittadini, che hanno manifestato il loro disappunto bloccando l’Ardeatina?
R. – I cittadini hanno tutto il diritto di manifestare. Ovviamente in modo civile, però hanno il diritto di far sentire la loro voce.
D. – Se la sente di fare un appello al commissario Sottile, al sindaco e al ministro dell’Ambiente Orlando?
R. – Il mio appello è questo: prima di precipitarsi in una zona, sarebbe bene avvertire la gente, ragionare, spiegare le motivazioni … La gente non è fuori di senno; lo sa che certe cose vanno fatte, però sa anche che vanno fatte in un determinato modo e in determinato luogo. Questo è il mio appello. Se si dialogasse un po’ di più con la gente probabilmente qualche problema si risolverebbe.
D. – Quindi un appello a ripensare questa decisione?
R. – Me lo auguro! È un’idea forsennata quella di fare una discarica in quel luogo! Quindi mi auguro veramente che possano rifletterci per trovare una soluzione ottimale.
Lunedì il Sindaco riceverà gli abitanti della zona del Santuario Romano e probabilmente il Rettore del Divino Amore. L’idea della discarica in quella zona è chiaramente sbagliata, e va detto, ma niente a che vedere con il successo della notte dei fori che tale resta. Marino, per ora un +, ma risolvi la discarica.
Redazione Papaboys