Scopriamo la straordinaria vita di Suor Maria Cira Destro
La Congregazione delle Cause dei Santi ha rilasciato il Nulla Osta alla Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio Suor Maria Cira Destro (CLARISSA). La religiosa è molto nota in Sicilia, specialmente nel palermitano, poiché salita in cielo in fama di santità.
La vita
Suor Maria Cira è nata a Corleone nel 1782. Nel 1801 è entrata nel monastero della SS. Annunziata di Corleone ed è diventata clarissa con la professione religiosa del 7 aprile 1804.
Nella sua vita, caratterizzata dalla sofferenza e dall’amore appassionato per Cristo Crocifisso, si verificano fatti straordinari.
Numerose esperienze mistiche
Le inedite lettere che il confessore, decano Benedetto Canzoneri, scrive a monsignor Gabriele Gravina, vicario capitolare di Monreale, descrivono minuziosamente le sue intense esperienze mistiche e le manifestazioni di doni particolari: stimmate, effusioni di sangue, estasi, capacità di predire il futuro e di leggere nel cuore degli altri, visioni, levitazione, guarigioni, obbedienza ai comandi mentali dei Superiori, prevista espulsione di calcoli renali, dominio sugli animali.
La piaga a forma di croce
Scrive Canzoneri a Gravina: «Il 3 maggio 1810, festa dell’inventio crucis, le si aprì una piaga in forma di croce al braccio sinistro, ma si rimarginarono le piaghe delle braccia e delle mani. Il 24 giugno dello stesso anno comparve un’altra piaga nel braccio destro a forma di cuore».
Le estasi
In particolare durante le estasi spesso mettono tra le mani di Suor Cira dei fiori per presentarli al Signore come offerta e richiesta di grazie, fiori che poi suor Maria Cira riconsegna come segno della preghiera esaudita.
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Attacchi del demonio e la morte
Ma la giovane clarissa, vissuta nel monastero della SS. Annunziata di Corleone, sperimenta anche pesanti vessazioni diaboliche, calunnie e opposizioni da parte delle consorelle e di alcuni membri del clero. Costretta ad uscire dalla clausura, con Breve Apostolico della Santa Sede, per motivi di salute ma soprattutto a causa dei vari tentativi fatti in monastero per avvelenarla, muore dopo pochi mesi nella casa paterna, in fama di santità, il venerdì 24 luglio 1818 all’età di trentasei anni.
Viene sepolta nel cimitero del monastero. Si verificano vari eventi prodigiosi riportati nelle testimonianze raccolte per l’apertura del processo di beatificazione. Dal 1894 il suo corpo riposa nella Chiesa Madre di Corleone.
Redazione Papaboys
Fonte www.sanfrancescopatronoditalia.it – Gelsomino Del Guercio