Suor Silvia guarita grazie alla preghiera alla Madonna di Pompei. Leggiamo insieme la sua testimonianza bellissima. Papaboys 3.0
Suor Silva Manzella racconta il suo prodigio: «Il 3 Gennaio del 1906 fui colta da febbre accompagnata da sudori, tosse, dolori alle spalle e al petto, e che dava a presagire qualcosa di grave, specie per una costituzione così gracile come la mia.
Si volle fare analizzare lo sputo, e dall’analisi risultò che vi erano molti bacilli di Koch. Intanto la malattia faceva il suo corso, le consorelle mi esortavano a pregare la Vergine di Pompei per ottenere la guarigione. Incominciai allora i Quindici Sabati della SS. Vergine di Pompei: le mie allieve pregavano anch’esse con fede vivissima e grande fervore. Si domandava una grazia straordinaria, un vero prodigio; ma ha forse limiti la misericordiosa potenza di Maria? In questo tempo la febbre andava cessando, la tosse diminuiva a poco a poco, l’espettorazione spariva del tutto.
Medjugorje: MARIA TI PARLA ❤️❤️❤️
Al termine dei Quindici Sabati si mandò nuovamente l’espettorato al gabinetto chimico e il risultato fu migliore, perché vi si trovarono rarissimi bacilli. Si ricominciarono i Quindici Sabati, compiuti i quali, la mia buona Superiora volle che fosse ancora per una terza volta analizzato lo sputo. Ed oh, consolante stupore! Il certificato questa volta fu completamente negativo. Per maggior sicurezza si richiese anche l’esame al gabinetto dell’Ospedale. Si ebbe lo stesso responso del tutto negativo. La prima domenica di Ottobre, festa del Santissimo Rosario, completamente risanata, potei riunirmi alle consorelle e alle alunne per ringraziare, nella cappella, la benedetta Vergine del Rosario di Pompei.
Ed ora non soffro più di nulla: ho superato un inverno rigidissimo in perfetta salute e così rifatta da recare stupore a chi mi vede. Ne siano rese fervide, infinite grazie alla gloriosa Madre delle Misericordie e Regina delle Vittorie! Palermo, 23 Gennaio 1909 Suor Silvia Manzella Serva dei poveri».
(Da Il Rosario e la Nuova Pompei, Anno XXVII).
Redazione Papaboys