LA LETTERA
Sono un papà, ho 35 anni e abito nella cosiddetta “TERRA DEI FUOCHI”, La locuzione “La terra dei fuochi” venne utilizzata per la prima volta nel 2003 nel Rapporto Ecomafie curato da Legambiente, successivamente venne utilizzata da Roberto Saviano nel libro Gomorra. L’area territoriale è compresa all’incirca tra i comuni di Napoli e Caserta, si caratterizza per lo sversamento illegale di rifiuti, tossici, nucleari, da parte della Camorra e in particolare, dal clan dei Casalesi. In molti casi, i cumuli di rifiuti, illegalmente riversati nelle campagne, o ai margini delle strade, vengono incendiati dando luogo a roghi i cui fumi diffondono nell’atmosfera e nelle terre circostanti sostanze tossiche, tra cui diossina, per questo si chiama terra dei fuochi. Da 20 anni, nelle nostre campagne si sono verificati sversamenti di rifiuti industriali e di rifiuti tossici e nucleari provenienti dal nord Italia e dal nord Europa, sotterrati ad una profondità di 15mt, inquinando anche le falde acquifere.
Nel 2011, secondo un rapporto dell’ARPA della Campania, un’area di 3 milioni di metri quadri, compresa tra i Regi Lagni, Lo Uttaro Caserta, Masseria del Pozzo-Schiavi (nel Giuglianese) ed il quartiere di Pianura della città di Napoli, risulterebbe molto compromessa per l’elevata e massiccia presenza di rifiuti tossici. Da oltre vent’anni lo Stato che era a conoscenza di tutto ciò, in alcuni casi ha partecipato al business dei rifiuti come lo confermano i numerosi verbali del pentito boss dei casalesi Carmine Schiavone, verbali dove vengono nascosti nomi di politici ancora in carica dal cosiddetto segreto di Stato, oltre alla mappa dei luoghi dove sono stati sversati i rifiuti nucleari. Ad oggi tutti questo inquinamento stà provocando un biocidio di massa, muoiono persone tutti i giorni per malattie come il Cancro e Tumori, dall’inizio dell’anno 2012 sono morti 150 bambini e all’ospedale “Pascale di Napoli” la lista di quelli in cura è ancora più lunga, anch’io in famiglia ho perso parenti ed amici l’ultima vittima mio cugino a soli 29 anni. Come già denunciato dal pentito Schiavone nel 1997, entro vent’anni tutta la Campania sarà colpita da gravi malattie in quanto i fusti sotterrati nel 1990, si apriranno inquinando l’ultima parte integra rimasta. E’ questo che stà accadendo oggi, stiamo morendo tutti.
Stiamo morendo tutti, ma la cosa più scandalosa che lo Stato ci ha abbandonato, i media ci deridono in TV, dicendo che la causa dei tumori è dovuta al nostro tenore di vita. Io e mia moglie siamo sposati da sette anni, e purtroppo non siamo riusciti ad avere figli nostri, fino a quando nel Luglio dell’anno scorso abbiamo adottato un bellissimo bambino di soli 18 giorni. Pensa la gioia della nostra vita, è un bambino bellissimo, nonostante fosse stato abbandonato in tenera età, si e scontrato con la nostra felicità e siamo diventati l’uno ragione di vita dell’altro. Io non ho paura per me ma per lui…!ogni giorno quando esco di casa prego perché non contragga queste malattie ne lui e nessun altro bambino. Fare la spesa oggi in Campania e come avvicinarsi alla trincea durante la guerra, abbiamo paura di che cosa comprare, e speriamo che quel prodotto non sia contaminato.
Si! Perché questi prodotti vengono venduti ai nostri mercati ed una grossa parte alle multinazionali italiane che la mischiano ai prodotti genuini. Adesso non siamo solo noi ad essere in pericolo ma tutta una nazione, ma anche su queste notizie i ns. politici cambiano discorso e girano la faccia dall’altro lato. Caro Francesco tu che sei andato sempre controtendenza e hai deriso i nostri politici e soprattutto sei sempre stato dalla parte della gente, TI PREGO AIUTACI, FAI INFORMAZIONE…!
Tutte le nostre manifestazioni di cui l’ultima sabato 16/11/2013 a Napoli, ove hanno partecipato circa 100.000 persone è passata sottovoce come notizia. Molte volte in televisione o sul web ci accusano di essere stati omertosi, di non aver denunciato, ma non è così basti guardare la lunga lista di morti che il clan dei casalesi si è lasciato alle spalle, persone che hanno denunciato e si sono ribellate, ma a cosa ha portato tutto questo??ad essere derisi in TV? Come fa un contadino a denunciare quando le forze dell’ordine tutte sono nel libro paga della camorra? Andar via sarebbe la strada più semplice, ma perché abbandonare queste terre, dove siamo cresciuti, dove c’è la nostra cultura, le nostre vite spezzate, di quelle persone che hanno combattuto contro questo sistema corrotto, Dov’era lo Stato allora?
E poi il problema è diventato nazionale se non si ferma lo smercio di questi prodotti tossici, NESSUNO SARA’ AL SICURO. SIAMO STATI CONDANNATI A MORTE VENT’ANNI FA’. Mi chiedo la morte di tante vite innocenti è possibile che non fa notizia?, o si ha paura di scoperchiare una pentola dove all’interno c’è uno scandalo nazionale e vergogna?
Le vite di questi bambini nessuno c’è li riporterà, ma almeno noi combattiamo tutti i giorni per cercare di salvare ….!quello che ci è rimasto!LA SPERANZA!I NOSTRI SOGNI! LA NOSTRA LIBERTA’!. FRANCESCO, spero che prenderai in considerazione questa mia denuncia, spero che non venga cestinata come tante altre persone hanno fatto, spero che almeno tu abbia il coraggio di parlare. Se mai deciderai di fare informazione puoi rivolgerti a Don Maurizio Patriciello della chiesa di Caivano(CE), padre in prima linea, che combatte giorno per giorno, contro la camorra, contro le istituzioni che non fanno il loro dovere.
Un saluto, VINCENZO.
Link utili: www.sanfrancescopatronoditalia.it
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