“TERRA MIA” è stata proprio la colonna sonora finale della bellissima fiction andata in onda su Raiuno in questi ultimi due giorni “Per amore del mio popolo” con la grande interpretazione di Don Diana da parte dell’attore Alessandro Preziosi; la canzone di Pino chiude la fiction accompagnando una scena tristissima e che in tanti forse speravamo non accadesse mai: vedere la bara di Don Diana portata a spalla dai suoi ragazzi di Casal di Principe e sopratutto dal ragazzino che sarebbe dovuto essere il suo carnefice. Scene che fanno riflettere ed emozionare noi telespettatori.
Devo ammettere che la storia di Don Diana la conoscevo ben poco, anche perché nel 1994, anno del suo omicidio, io ero poco più che bambino e come tutti quelli della mia età vivevamo in un mondo tutto nostro, spensierato, giocoso, senza accorgerci di come ci stavano rubando il futuro….Ho letto articoli, approfondimenti, visto spezzoni di video in rete, ma mai ho approfondito veramente la storia di questo sacerdote di valore, e solo ora a distanza di venti anni mi sono interessato al caso ‘Don Diana’ – anche perchè in un certo senso lo trovo un filo conduttore con Don Patriciello di Caivano e la tragica storia della Terra dei Fuochi. Sono due uomini che hanno combattuto e combattono anche oggi per il proprio popolo e la salvaguardia della propria terra. La nostra terra. Quella terra che ha dato lavoro ai nostri predecessori, natali ai tanti artisti noti che hanno scritto poesia e musiche intramontabili.
Una terra fertile, da campi fruttuosi e da grandi risorse…. e se pensiamo che ci sono persone cattive e disumane che vogliono distruggere tutto ciò che abbiamo costruito con fatica e sudore…. bhè mi viene facile piangere! Piangere perché ci stanno togliendo il futuro, il futuro dei nostri figli, la terra dove cammineremo abbracciati domani a rincorrere un pallone, un frutto, un soffio vero di vita.
Noi giovani di questa generazione (e non) dobbiamo prendere come esempio vivente Don Peppe Diana e non farci rubare la terra da sotto i piedi, le nostre speranze e sopratutto l’amore per il prossimo e per chi ha il cuore duro… proprio come Don Peppe ci ha insegnato!
E come direbbe Pulcinella….”NAPULTAN SCETATEV, PIGLIAMM CHELL CHE O NUOST”! Ahhhh …..
TERRA MIA…… comm è bell a’ te penzà!!
Giovanni Romano
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