Clima avvelenato. Un aumento di provocazioni che adesso rischia di “avvelenare – come detto dal Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal domenica 11 maggio ad Haifa in una conferenza stampa indetta proprio per denunciare le violenze – l’atmosfera di coesistenza e cooperazione”
e di “colpire gravemente l’immagine dello Stato di Israele all’estero. Un affronto alla democrazia, regime nel quale Israele afferma di vivere”. “Il governo di Israele – ha affermato Twal – deve preoccuparsi. Queste azioni – ha rimarcato – sollevano solo le condanne dai leader israeliani ma portano a pochi arresti”. Nella conferenza stampa Twal si è detto anche incoraggiato “dal fatto che il ministro della Giustizia Tzipi Livni ha tenuto una riunione di emergenza per la lotta a questo vandalismo senza senso” e dalle parole del ministro della Difesa israeliano, Moshe Yaalon, che ha promesso “tolleranza zero” contro le violenze estremiste definite dallo stesso “terrorismo puro e semplice”. Ma fin quando alle parole non seguiranno i fatti, ha precisato il Patriarca latino di Gerusalemme, “restiamo scettici”. Scetticismo anche verso il reale impegno del Governo a perseguire in termini di legge i gruppi responsabili dei vandalismi, definiti dalle istituzioni israeliane “associazioni illegali”. Per il patriarca Twal, tuttavia, la soluzione del problema non si può ricondurre solo ad una questione di “legge e ordine” ma va letta anche attraverso la lente dell’educazione: “si tratta di sapere come educhiamo i nostri figli, che cosa apprendono su coloro che hanno una religione, nazionalità o identità etnica diversa dalla loro, cosa imparano in ambienti in cui si generano giovani che commettono atti di odio e soprattutto. Preghiamo – ha concluso – affinché il governo agisca con giustizia”. Anche il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa ha alzato la voce per esprimere “grande preoccupazione” per l’operato violento dei gruppi estremisti contro i luoghi santi cristiani e la stessa popolazione cristiana in Israele. “È difficile non notare come queste attività violente vadano intensificandosi con l’avvicinarsi della visita del Papa”, ha detto il Custode di Terra Santa, che ha lanciato un appello a tutte le componenti sociali in Israele, inclusi gli apparati di sicurezza, perché “si agisca con urgenza contro questi estremisti, così da assicurare la pubblica sicurezza e la protezione dei luoghi santi cristiani in Israele”. di Daniele Rocchi per l’agenzia SIRUn appuntamento storico: si svolse giovedì 14 novembre 2002, a Palazzo Montecitorio, la visita di Sua Santità Giovanni Paolo II…
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