Halo Trust, organizzazione umanitaria mondiale per la bonifica dei campi minati, provvederà a sminare il sito del battesimo di Gesù, a Wadi Kharrar (sulla sponda Giordana del fiume Giordano). Lo scorso mese, dopo gli accordi stipulati con Israele, l’Autorità Palestinese e le 8 Chiese cristiane che vi possiedono proprietà, Halo Trust ha lanciato una Campagna per la raccolta dei fondi necessari allo sminamento del luogo.
Vi sarebbero ancora disseminate circa 3.800 mine e l’organizzazione umanitaria chiede alle Chiese di sollecitare l’attenzione sull’antico sito. La stima del costo totale delle operazioni di sminamento, riferisce il portale della Custodia di Terra Santa, si aggira intorno ai 4 milioni di dollari.
Il sito del Battesimo di Gesù da anni un campo minato
Da secoli, nel luogo – zona attualmente sotto controllo militare Israeliano – i cristiani commemorano il Battesimo di Cristo. Dal 1967, come effetto della guerra tra Israele e Giordania, il sito è stato chiuso a pellegrini e turisti e 55 ettari sono diventati un enorme campo minato e zona militare. Dal 2000, anno in cui per la visita di Papa Giovanni Paolo II in Terra Santa è stato aperto un minuscolo accesso al fiume, è stato sviluppato in Giordania un importante centro per pellegrini e turisti e nelle varie chiese delle differenti confessioni Cristiane viene ricordato il Battesimo di Gesù. Nel 2011 le Autorità Israeliane hanno ripulito una piccola parte del terreno accanto al fiume, e i pellegrini possano raggiungere la sponda occidentale del Giordano.
Le antiche memorie sulle sponde del fiume Giordano
Il sito del Battesimo è legato anche alla figura del profeta Elia e di altri eremiti e pellegrini della prima era cristiana, tra cui Santa Maria Egiziaca. La Chiesa Cattolica, rappresentata dalla Custodia di Terra Santa, possiede una porzione di terreno sul versante sud della strada che collega Gerico al fiume Giordano; il Patriarcato Greco Ortodosso di Gerusalemme un terreno sull’opposto versante a nord; le Chiese Ortodosse Armena, Copta, Etiopica, Rumena, Siriana e Russa hanno invece piccole proprietà, a sud di quelle delle Chiese cattolica ed ortodossa. Il luogo è anche conosciuto con il nome Qaser el-Yahud (Castello degli Ebrei), nome che ricorda il punto in cui il popolo di Israele attraversò il fiume Giordano per entrare nella Terra Promessa; all’entrata si trova il monastero Greco-Ortodosso del Prodomos (Precursore).
I luoghi di culto della Custodia di Terra Santa
La parte di cui è proprietaria la Custodia di Terra Santa comprende una piccola edicola rotonda mentre poco sopra il fiume si trova la cappella dedicata a San Giovanni Battista, benedetta e inaugurata l’11 Giugno 1935. Pare che i francescani compiano un pellegrinaggio annuale almeno dal 1641. Prima della guerra del Giugno 1967, l’ultimo giovedì di ottobre, venivano da Gerico per commemorare il Battesimo di Gesù, dopo l’accesso è stato consentito sotto la scorta dei militari israeliani. Proprio la zona dove si trova la chiesa è recintata e l’accesso è vietato. Attualmente, i francescani della Custodia di Terra Santa celebrano la Peregrinazione del Battesimo di Cristo nella festa del Battesimo del Signore, la domenica che segue la solennità dell’Epifania (6 Gennaio). Quando l’intera zona sarà bonificata dalle mine, sarà possibile accogliere migliaia di pellegrini per visitare il fiume Giordano e i vari luoghi di culto.
Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va/Tiziana Campisi)