“La statua di San Benedetto ancora intatta tra tutte quelle macerie nella piazza di Norcia è un segno. Il Santo dice ai suoi concittadini: ‘Io sono ancora qui per tutti voi’. È un segno di grande speranza”. Con queste parole il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, ha voluto consolare tutte le persone colpite dal forte terremoto del 30 ottobre scorso e che ancora vivono nella paura per le scosse che ogni giorno stanno facendo tremare la terra.
Non si è fermato infatti lo sciame sismico dall’ultima scossa di magnitudo 6,5 che ha provocato ingenti danni soprattutto nella zona delle Marche e dell’Umbria. Il picco nella notte, alle 4.19 con una scossa di magnitudo 3,8 ed epicentro nel maceratese.
Il porporato umbro è intervenuto prima della Messa celebrata dal vescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, nella chiesa di San Feliciano di Magione, località del lago Trasimeno dove circa 250 sfollati del dopo-sisma in Valnerina sono ospitati in tre alberghi. “L’Umbria è una piccola regione ma è come una grande famiglia”, ha detto. E, rivolgendosi direttamente ai terremotati, ha aggiunto: “Vi dovete dunque sentire a casa ovunque siate accolti: tutti, dalla Chiesa alle istituzioni ad altri numerosi soggetti, ci stiamo adoperando per alleviare le difficoltà di chi si trova costretto fuori casa”.
Prima delle celebrazione, il cardinale ha salutato diversi gruppi di sfollati, tra i quali quello delle Suore benedettine di Norcia.
Le loro condizioni, come quelle di tanta altra gente specie sul versante marchigiano, sono rese ancora più difficili dai disagi provocati dalle condizioni meteorologiche. Anzitutto il freddo e poi la pioggia che si è abbattuta sul cratere, ai quali si è aggiunta ieri una forte raffica di vento nel fondovalle che ha spazzato via le tende allestite per la mensa a Cascia, rimontate dai volontari. Raffiche anche nelle Marche, con decine di interventi dei Vigili del Fuoco.
Sempre a Cascia, il paese di Santa Rita, è stata celebrata ieri la Messa di mezzogiorno all’aperto, nel campo di assistenza per gli sfollati allestito dalla Protezione Civile. Lo stesso è avvenuto a Norcia e in molte altre zone terremotate dove la maggior parte delle chiese sono danneggiate.
Redazione Papaboys (Fonte it.zenit.org)