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Terremoto di 4.8 gradi a Catania. Crollano case e chiese! Preghiamo per questa terra

Terremoto di 4.8 gradi a Catania. Gravi danni ed alcuni feriti. Preghiamo per questa terra Alle 3:19 con ipocentro a solo 1 km di profondità. Crolli in abitazioni e chiese. Chiuso un tratto dell’A18

Feriti, crolli e danni, gente in strada e tanta paura per una scossa la scorsa notte di magnitudo 4.8 sull’Etna, la più intensa da quando il vulcano ha ripreso la sua attività eruttiva tre giorni fa. Il sisma si è verificato alle 3:19 ad una profondità di solo un chilometro.

terremoto sicilia 26 dicembre 2018

I crolli hanno interessato circa 15 abitazioni private ed anche alcune chiese: in quella della Maria Santissima del Carmelo di Pennisi, frazione di Acireale, sono venuti giù il campanile e la statua di Sant’Emidio, protettore dei terremoti, e danni si sono registrati nella Chiesa madre di Aci Sant’Antonio. I paesi più colpiti sono Zafferana Etnea, Acireale, Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina.

terremoto sicilia 26 dicembre 2018

A Fleri una famiglia si è salvata “per miracolo”, ripetono, nonostante il crollo dell’abitazione. Chiuso per lesioni sospette un tratto dell’A18 mentre l’aeroporto di Catania resta pienamente operativo. Per cinque ore, dalle 3.20 -subito dopo l’evento sismico- e le 8.50, c’è stato uno stop della circolazione ferroviaria sulle linee Messina-Siracusa e Catania-Palermo.

Ventotto le persone che hanno fatto ricorso alle cure mediche: dieci soccorse dalle ambulanze, 18 si sono recati negli ospedali. Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha convocato il Comitato operativo e fatto un sopralluogo nella zona interessata dal sisma. Poi un vertice in prefettura a Catania con il sindaco e i primi cittadini dei comuni interessati. 

terremoto sicilia 26 dicembre 2018

La scossa di stamane era stata preceduta da uno sciame sismico iniziato verso mezzanotte, una sismicità che secondo il direttore dell’Ingv di Catania, Eugenio Privitera “non lascia tranquilli” e che ricorda “quella dell’ottobre del 1984 che provocò un morto a Zafferana Etnea, è sempre la faglia di Fiandaca, che quando si muove è pericolosa”. Privitera esclude però il collegamento con la recente attività dello Stromboli “perché appartengono a due contesti geodinamici diversi”.

Ansa on line

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