Il Consiglio dei ministri ha approvato stamani il decreto legge sul terremoto che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto scorso. Nel darne notizia con un tweet, il presidente del Consiglio Renzi aggiunge: ‘Avevamo promesso. Non vi lasceremo soli. E così faremo. Tutti insiemè. Si tratta di interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma.
Oggi Renzi sarà in visita col commissario alla ricostruzione Errani e il capo della Protezione civile Curcio proprio nelle zone colpite dal terremoto. Assicurare all’Italia un futuro, non solo tanti bei ricordì, ha detto ieri il premier. Visiterà l’azienda Tod’s e poi si recherà ad Arquata del Tronto, Accumuli ed Amatrice.
Danni a casa rimborsati integralmente
Il decreto prevede che i danni causati dal sisma del 24 agosto (stimati in circa 4 miliardi di euro) dalle prime alle seconde case saranno rimborsati per intero. Di sicuro quelli alle abitazioni che stanno all’interno del «cratere», cioè l’area rossa dove il sisma ha causato più danni, mentre altri soldi saranno a disposizione di chi possiede case danneggiate in Comuni diversi da quelli devastati dal sisma. Fuori dal «cratere» si darà il 100 per cento di contributo alle case di residenti e il 50 per cento alle seconde case, che si aggiungeranno alla lista. Anche su tasse, bollette e mutui ci sarà una sospensione totale delle spese a carico dei residenti. Il testo del decreto è stato limato da Renzi e dai ministri interessati sino a tarda sera. Sono previsti finanziamenti e un fondo di garanzia per piccole e medie imprese.
Errani gestirà la ricostruzione
Soldi che, almeno secondo la bozza del decreto, saranno gestiti, in regime di emergenza, dal commissario per la ricostruzione Vasco Errani. Punto che genera perplessità sul territorio. Nel pomeriggio si terrà una conferenza stampa del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, e del commissario Vasco Errani, per illustrare i contenuti del decreto sul terremoto approvato questa mattina in Consiglio dei Ministri.
Redazione Papaboys (Fonte www.avvenire.it)