Nella notte il bilancio delle vittime è salito sino a 267, con il ritrovamento di alcuni cadaveri sotto le macerie, mentre la terra non ha smesso di tremare, con scosse continue che hanno gettato la popolazione nel panico e nella disperazione. Non c’è tregua per i paesini del centro Italia devastati dal terremoto: le speranze di trovare qualcuno in vita sono ormai nulle mentre si continua a scavare tra i palazzi ricoperti di calcinacci e polvere.
Sabato lutto nazionale e funerali delle vittime marchigiane
Sabato 27 agosto 2016, ad Ascoli Piceno, funerali solenni delle vittime del terremoto del Comune di Arquata del Tronto. Le esequie, celebrate dal Vescovo Monsignor Giovanni D’Ercole nella palestra adiacente all’ospedale “Mazzoni” si svolgeranno alle ore 11,30. In concomitanza col rito, il governo ha proclamato una giornata di lutto nazionale con l’esposizione di bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici dell’intero territorio italiano. Alle esequie sarà presente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che visiterà anche le zone laziali colpite dal terremoto
Le vittime salgono a 267
La Protezione civile stamattina ha aggiornato il tragico bilancio delle vittime: sono 267. Di questi 207 hanno perso la vita ad Amatrice, 49 ad Arquata e 11 ad Accumoli. È di 238 il totale delle persone estratte vive dalle macerie fino a ieri: ai 215 salvati dai Vigili del Fuoco, si devono infatti aggiungere 23 tratti in salvo dal Soccorso Alpino. I feriti passati per gli ospedali di Lazio, Umbria e Marche sono 387, ma si sta verificando quanti ancora siano ospedalizzati.
Paura e nuovi crolli: la terra trema ancora
La terra intanto non smette di tremare. Le scosse di terremoto nella zona colpita dal sisma del 24 agosto sono state 928, 57 solo dalla mezzanotte di oggi. Alle 6:28 di stamani una scossa di magnitudo 4.8 ha provocato nuovi crolli ad Amatrice. Per fortuna non sono stati colpiti i vigili del fuoco, che hanno scavato tutta la notte per cercare dispersi all’Hotel Roma e in una casa privata. Nella notte erano state registrate altre quattro scosse, tra le 2 e le 2.30, la più forte di 3.8 gradi Richter (il sisma era stato di magnitudo 6.0), secondo l’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia (Ingv). Altre scosse minori hanno seguito quella delle 6:28.
Ronde anti-sciacalli
Resta la preoccupazione per gli sciacalli, i ladri intenzionati a entrare nelle case abbandonate. Le forze dell’ordine presidiano in forze i borghi, ma alcuni gruppi di cittadini si sono organizzati autonomamente. Soprattutto diversi giovani hanno preferito dormire in tende proprie più vicino alle abitazioni.
Redazione Papaboys (Fonte www.avvenire.it)
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