Secondo un primo rapporto dell’Autorità nazionale per la regolamentazione nucleare dell’Ucraina, non ci sono al momento minacce per le persone fuori dalla zona di protezione sanitaria. Il Servizio di emergenza statale ucraino ha precisato che il bombardamento non ha portato alla depressurizzazione dello stoccaggio di sostanze radioattive: che è stata colpita la recinzione del sito mentre l’edificio è rimasto ad ora intatto. Ma le agenzie internazionali stanno lanciando un potenziale pericolo per le nazioni confinanti se la situazione sfuggisse dal controllo, come ad esempio, il crollo della struttura.
La guerra a Kiev è continuata nella notte, la capitale dell’Ucraina è sotto attacco totale da parte della Russia: si registrano pesanti bombardamenti nella periferia della città.
Le offerte di dialogo di Mosca, sincere o tattiche che fossero, non ci sono più. “Più di 100mila invasori sono sulla nostra terra”
, annuncia Zelensky. Per Biden “l’alternativa all’imposizione di dure sanzioni alla Russia sarebbe la Terza guerra mondiale“.“72 ore di resistenza! Il mondo non ci credeva. Il mondo dubitava. Ma non ci siamo limitati a resistere, continuiamo con sicurezza a combattere contro l’occupante russo! Abbiamo mostrato al mondo: non aver paura della Russia, sii forte e respingila! Il sostegno all’Ucraina deve essere più forte! La vostra sicurezza dipende da noi!”. Così in un tweet il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov dopo un’altra notte di attacchi russi.
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Il Servizio di emergenza statale ucraino ha precisato che il bombardamento sul sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev non ha portato alla depressurizzazione dello stoccaggio di sostanze radioattive. Lo riferisce il Kyiv Independent, precisando che è stata colpita la recinzione del sito, mentre l’edificio è rimasto intatto.
A seguito del bombardamento russo sul deposito petrolifero di Vasylkiv, alle porte di Kiev, le autorità cittadine hanno avvertito che il sito in fiamme sprigiona fumi tossici e invitato i residenti, per lo più già al riparo nei rifugi, a chiudere le finestre. Lo riferiscono i media ucraini. L’incendio è visibile anche da Kiev, a circa 40km di distanza.
I servizi di emergenza non possono spegnere le fiamme a causa del fuoco nemico e si teme un disastro ambientale.
Almeno 64 civili sono stati uccisi e 240 sono rimasti feriti in Ucraina da giovedì, giorno dell’inizio dell’invasione russa. Lo riferiscono le Nazioni Unite, aggiungendo che il bilancio reale delle vittime potrebbe essere molto più alto.
Un palazzo di nove piani a Kharkiv è stato colpito da un missile russo: una donna è morta e altre 20 persone sono state evacuate. Lo riferisce il servizio statale di emergenza ucraino, ripreso dai media ucraini. Altri 60 residenti nel palazzo si erano rifugiati nello scantinato e nessuno di loro è rimasto ferito.
Un attacco russo ha fatto saltare in aria un gasdotto a Kharkiv. Lo riporta il Kyiv Independent mostrando un video dell’esplosione e delle fiamme del Servizio per le comunicazioni speciali dell’Ucraina. La città nordorientale del Paese è da ore sotto pensanti bombardamenti.
Le forze russe in Ucraina “non stanno facendo i progressi che avevano pianificato”. Lo sostiene il ministero della Difesa britannico postando su Twitter un breve aggiornamento dell’intelligence. “Affrontano problemi logistici e una forte resistenza da parte degli ucraini”, prosegue la nota confermando che i russi “hanno subito perdite e alcuni sono stati fatti prigionieri”. Il ministero di Londra conferma inoltre che il governo russo ha ristretto l’accesso a diversi social media “nel tentativo di nascondere i dettagli sull’operazione in Ucraina alla propria popolazione”.
Gli Stati Uniti hanno stanziato 350 milioni di dollari per aiuti militari e 250 per altro materiale civile, porzione del miliardo offerto.
La Repubblica Ceca ha annunciato un pacchetto da 8,6 milioni di dollari. Include munizioni, fucili di precisione, mitragliatrici, sistemi ottici. Equipaggiamenti che seguono 1.200 proiettili per artiglieria dati a gennaio.
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La Slovacchia ne consegnerà a sua volta 12 mila, insieme a tonnellate di carburante.
La Germania, rompendo le esitazioni, ha ordinato di trasferire 1000 lanciarazzi Rpg (anti-tank) e 500 missili terra-aria. Appena qualche giorno fa era stata presa di mira per aver offerto appena 5 mila elmetti rispetto ai 100 mila richiesti.
Anche la Francia è pronta a fare la sua parte.
Il Belgio spedirà 3 mila mitragliatrici e benzina.
L’Italia si prepara a dare via libera all’invio di materiale bellico: l’elenco degli aiuti si sta definendo in queste ore ma riguarderebbe armi anticarro, armi antiaeree e mitragliatrici. (Roma ha anche annunciato che da domani potenzierà la presenza in Romania per difendere il «fianco Est» della Nato.
Mentre i ministri degli Esteri Ue valuteranno l’attivazione dell’European Peace Facility, un budget con il quale finanziare un supporto a Kiev nel campo della sicurezza. Non è chiaro però se comprenderà anche materiale «letale».
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