È arrivato da una settimana in quasi 900 sale degli Stati Uniti «The Letters», un nuovo film dedicato alla figura di Madre Teresa di Calcutta. A firmarlo è il regista americano William Riead, che ha scelto di raccontare la storia di questa grande beata – icona della carità nel nostro tempo – a partire dalle lettere emerse durante il processo di beatificazione (Mondo e Missioni, 7 dicembre).
LA TRAMA
Padre Praagh, un sacerdote cattolico, studia la straodinaria vita di madre Teresa di Calcutta durante le ricerche per il processo di santificazione. Si confronta con padre Celeste Van Exem (interpretato da Max von Sydow), consigliere spirituale di madre Teresa. Padre Celeste gli mostra le lettere ricevute dalla donna in quarant’anni di amicizia: le parole di madre Teresa portano i due religiosi a rivivere le sue lotte contro la povertà, la mancanza di sostegno delle consorelle del convento, la sua crisi depressiva, il suo senso continuo di abbandono e la sua incapacità di ottenere attenzione dal Vaticano (mymovies.it, 4 dicembre ).
TRAVAGLIO SPIRITUALE
Quelle lettere comprendono un arco temporale di circa 50 anni e in esse la religiosa racconta, in particolare, il suo travaglio spirituale e l’esperienza della «notte oscura», l’aridità sperimentata a un certo punto della loro vita anche da altri grandi santi. Nel cast del film ci saranno Juliet Stevensone Rutger Hauer (Rivista cinemaniaco.it, 9 dicembre).
DALLE MISSIONARIE AL PREMIO NOBEL
Ricordiamo che Madre Teresa stava lavorando a Calcutta, nel 1950, quando fondò le Missionarie della Carità, dopo la chiamata dal Signore, cominciando ad aiutare le persone in assoluto più bisognose dell’India. Madre Teresa vinse il Premio Nobel per la Pace nel 1979 per il suo ruolo nella fondazione dell’Ordine che, al momento della sua morte nel 1997, era arrivato a più di 4.000 suore in missione in orfanotrofi, ospizi e centri di beneficenza.
Redazione Papaboys (Fonte it.aleteia.org)