Anche io vorrei porti domande impertinenti
su quanti si salveranno
su che ne sarà di Tizio e di Caio
e su chi tu ami di più!
Perché non sono sicuro che valga la pena seguirti!
Mi impegnerei.
Ma se tutti si accorgessero del mio valore.
Ti seguirei. Ma se fossi sicuro di essere il migliore.
Almeno per Te. Almeno tra i tuoi.
«Che ti importa? TU seguimi».
Liberami dalla tentazione del confronto, Signore!
Fammi capire che un giorno nel tuo regno
vale più di tanti anni lontano
e che là ci sono tanti posti, ma tu sei un Dio
che sa contare solo fino ad uno.
Perché ognuno è fatto da te come un prodigio
e tu gli prepari «un posto»,
«quel posto» che nessun altro può occupare
perché lo hai pensato con amore per lui.
Fin dall’eternità.
«Che ti importa? TU seguimi».
Fammi capire che con te tutto può essere grande
perché non si tratta di conquistare posti
sempre più di primo piano.
Né di fare cose sempre più difficili.
Ma solo di vivere sempre con più amore!
Sapendo che il tuo amore è uguale per tutti
come il sole che brilla ugualmente
«sui giusti e sugli ingiusti».
E che possiamo accettare di essere ultimi in tutto,
pur di rimanere in questo tuo
geloso e tenerissimo amore.
«Dio non guida tutte le anime per la medesima strada. Chi crede di camminare sulla via più umile, è forse il più elevato agli occhi di Dio. Così, in questo monastero, anche se tutte si dedicano all’orazione, non tutte sono contemplative.
Per quanto mi riguarda, ho trascorso quattordici anni, senza ch’io possa meditare, se non leggendo. E sicuramente molte persone sono nella stessa situazione. Altre sono incapaci di meditare, anche con l’aiuto di un libro… Tante sono in questa situazione. Ma, se sono umili, credo che in definitiva non saranno sfavorite. Andranno di pari passo con le anime inondate di consolazioni. In un certo modo, questa loro via è anzi più sicura, perché queste persone che non hanno consolazioni camminano nell’umiltà, temendo sempre che sia per colpa loro, e hanno una cura continua nell’andare avanti… Per cui non temete nulla, e siate sicuri che giungerete anche voi alla perfezione, come i grandi contemplativi».
Santa Teresa d’Avila
«La speranza è il riposo dell’anima nella potenza, nella bontà e nelle promesse di Dio».
Dolindo Ruotolo
«Si tratta di trovare se stessi nell’equilibrio instabile del camminare. L’appoggio di un piede sul terreno serve solo per un istante, quanto basta all’altro piede per muoversi e trovare l’appoggio successivo».
V. Guglielmi
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La riflessione e preghiera è scritta da Stefania Perna ed è contenuta nel libro ’50 preghiere per cercatori di speranza’
50 PREGHIERE PER CERCATORI DI SPERANZA
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