Per 29 anni Tom Colucci ha prestato servizio nel Fire Department of New York, salvando vite umane e rendendo onore alla propria professione di pompiere. Dopo aver vissuto l’orrore degli attacchi al World Trade Center, qualcosa si è mosso dentro di lui e ha compreso chiaramente di aver ricevuto la chiamata al sacerdozio.
Colucci ha detto che Dio è sempre stato al suo fianco, nella sua vita. È stato accanto a lui quando ha lasciato l’università ed è diventato pompiere, nel 1985. È stato vicino a lui quando ha raggiunto il grado di capitano. Tom Colucci, che non si è mai sposato, sentiva da tempo il desiderio di diventare prete. Ma sono state le scene viste durante l’11 settembre a confermare la sua chiamata.
Nel video, prodotto da TeleMATER, la televisione Cattolica Italiana in USA, con la direzione artistica di Anna Raisa Favale, Colucci ha ricordato: “Quel giorno abbiamo visto il peggio dell’umanità, ma anche il meglio. Tutti dicono ‘dov’era Cristo quel giorno?’. Beh, ho visto il Suo volto tra i soccorritori, tra le persone che sono corse ad aiutare”.
Un’incidente avvenuto mentre prestava servizio lo ha lasciato con una ferita alla testa che ha richiesto due interventi chirurgici al cervello; ma i suoi piani erano soltanto rimandati. Lasciato il corpo dei vigili del fuoco nel 2005, Tom è potuto finalmente entrare in seminario.
“Ha una grande empatia per le persone“, ha detto di lui Jack Ginty, tenente del Fire Department of New York ormai in pensione.
E qualche mese fa, all’età di 60 anni, ha potuto vedere il suo sogno realizzarsi: l’ordinazione sacerdotale, avvenuta in una cerimonia speciale officiata dal cardinale Timothy Dolan.
“Mi ha dato la grazia di essere un vigile del fuoco, e io ho fatto del mio meglio. Ora mi sta dando la grazia di essere un prete, e farò del mio meglio”, ha dichiarato padre Colucci.
Una storia controcorrente, una testimonianza forte e limpida di come Dio sia presente anche nei momenti più tragici per l’Umanità.