Tornano a risplendere gli affreschi dopo il sisma nella Chiesa di Santa Maria Assunta
Stiamo parlando della chiesa di Santa Maria Assunta di Vallo di Nera (PG), autentico gioiello di arte e fede incastonato nella Valnerina umbra. Risalente all’epoca imperiale, nel Trecento la chiesa passò ai francescani che la ingrandirono dedicandola proprio al Poverello di Assisi, al tempo stesso una delle torri venne trasformata in campanile e accanto all’edificio di culto decisero di costruire un convento con un piccolo chiostro.
La grande scossa di terremoto del 30 ottobre di tre anni fa ne lesionò le mura e gli splendidi affreschi realizzati dal XIV al XVII secolo da vari pittori, tra cui Cola di Pietro da Camerino, seguace di Giotto. Per la chiesa, una volta messa in sicurezza, era scattato subito il piano di recupero e consolidamento, ora portato a termine e che è stato presentato nella giornata di domenica 6 ottobre nel corso di una tavola rotonda. A cui è seguita la messa officiata dal vescovo della diocesi di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo.
Tra le opere messe in salvo dai lavori di restauro, spicca l’affresco più prezioso, la “Processione dei Bianchi”, risalente al 1401 che testimonia la presenza del movimento penitenziale anche nella zona. Per l’occasione, inoltre, è stato presentato anche il restauro di un altro dipinto, quello che incorniciava l’affresco della Madonna del latte, posta al centro dell’altare dedicato alla Madonna del Carmine.
Alla riapertura della chiesa ha preso parte tra gli altri, anche Marica Mercalli, soprintendente ai Beni culturali dell’Umbria e il sindaco del piccolo borgo, Agnese Benedetti, che non hanno nascosto l’emozione e la felicità di aver restituito ai fedeli e più in generale a tutti gli amanti dell’arte, un capolavoro in cui non può non essere ammirato anche la porzione di affresco in cui San Francesco è intento a predicare agli uccelli.
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