Se, come papa Francesco desidera, la misericordia di Dio deve essere offerta a tutti chi se non Padre Pio? «La presenza del Santo a Roma accanto al Papa», riflette l’arcivescovo di San Giovanni Rotondo mons. Michele Castoro, «ci dice che la misericordia è la via che Dio ha scelto per rinnovare l’uomo, la misericordia è come una resurrezione, rende nuovo il cuore dell’uomo, essa è dunque luogo di conversione, sorgente di un’esperienza di Dio che segna e cambia l’esistenza».
Ma qual è il rapporto tra papa Francesco e il Santo con le Stimmate? «Di grande stima», spiega padre Luciano Lotti , biografo del Santo, «quando sono andato a Buenos Aires la gente mi ha testimoniato la grande devozione dell’allora cardinale Bergoglio verso Padre Pio».
Nel 2000, nel pieno della crisi economica che mise in ginocchio la patria di papa Francesco, arrivarono a Buenos Aires alcune reliquie di San Pio su richiesta proprio di Bergoglio. In quell’occasione c’era anche padre Marciano, in veste di segretario generale del Gruppi di preghiera di Padre Pio: «Ricordo che ci ricevette in una stanza molto semplice, fu un incontro di grande familiarità», spiega, «tanto che a un certo punto decisi di raccontare una barzelletta sul rapporto tra i cappuccini e i gesuiti. Dopo quell’incontro due anni dopo ritornammo a Buenos Aires con le reliquie e ci fermammo per quindici giorni. Papa Francesco sin da allora ha visto in Padre Pio l’uomo proiettato verso la misericordia e verso i poveri».
Il rapporto del Santo con i papi fu dialettico, a tratti persino aspro. Se san Giovanni XXIII autorizzò pesanti misure di contenimento della devozione nei confronti del Frate anche sulla base di informazioni, «che spesso erano calunnie», sottolinea Campanella, che gli arrivavano in Vaticano, il beato Paolo VI da sostituto della Segreteria di Stato rese possibile la costruzione della Casa Sollievo della Sofferenza e poi da Papa fece in modo che il frate potesse svolgere il suo ministero in piena libertà. Fino a San Giovanni Paolo II che sul Gargano andò due volte: da cardinale nel 1974 (e una foto di lui in mezzo ai frati campeggia nell’antico refettorio del Convento) e poi da Papa nel 1987, restando sempre affascinato dalla figura del Cappuccino. E ora Francesco che ha voluto accanto a sé le spoglie del Santo. «È un grande riconoscimento», dice padre Marciano, «vedere Padre Pio che entra in San Pietro dove si è creduto sempre di tenerlo lontano perché considerato pericoloso e addirittura un indemoniato. Padre Pio ha sofferto tanto per la massoneria, per gli atei e anche, diciamolo pure, per alcuni uomini di chiesa alla quale egli è sempre rimasto fedele. “Anche quando la Chiesa percuote”, ripeteva sempre, “è sempre la mano di una mamma che percuote”. Oggi la Chiesa premia questa sua straordinaria fedeltà».
Redazione Papaboys (Fonte www.famigliacristiana.it/Antonio Sanfrancesco)
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