Mario Riccio, 17enne stileliberista dell’Acquachiara, ha avuto un malore ieri pomeriggio mentre si allenava a Caivano. Inutili i tempestivi soccorsi. Il pm ha disposto l’autopsia. Il suo presidente Franco Porzio: “Una tragedia immane”
Una vita spezzata, improvvisamente, in corsia. Mentre si allenava. Proprio ieri — destino crudele— a vedere come si allenava Mario Riccio, ragazzo napoletano nato nel 2000 a Casoria, nella piscina di Caivano, c’erano i genitori Enzo (commercialista) e Anna, che di solito seguivano il figlio solo alle gare di domenica. Seguivano lui e la sorella Angela, nata nel 2004, categoria ragazze. Ieri pomeriggio alle 15.30, lo stileliberista (che amava anche il delfino) s’è sentito male e ha smesso di mulinare le braccia. Il suo allenatore Tommaso Cerbone ha subito fermato tutti per soccorrere il ragazzo, che è stato portato fuori dall’acqua. Gli è stato praticato il massaggio cardiaco, è stato usato il defibrillatore, ma il suo cuore non ha più ripreso a battere. Sono stati momenti drammatici, terribili, con il ragazzo intubato, in attesa che arrivasse pure l’ambulanza. Per quattro ore Mario è rimasto esanime in attesa dell’arrivo dei carabinieri che su disposizione del pm Rossana Esposito della Procura di Napoli, hanno posto sotto sequestro la salma in attesa dell’autopsia. Il corpo senza vita di Mario adesso si trova nel Policlinico di Napoli in attesa degli esami. È stata aperta un’inchiesta sulla tragica morte del giovane nuotatore che era tesserato per l’Acquachiara e si allenava 2-3 volte a settimana. La famiglia Riccio, molto riservata, vive a Casalnuovo di Napoli. Il ragazzo molto diligente anche a scuola, si impegnava molto anche in piscina anche per centrare i tempi di qualificazione ai campionati italiani, ci credeva, sognava di diventare un campione e aveva postato una foto con il suo mito Massimiliano Rosolino insieme alla sorella.
miglio d’oro L’ultima gara importante di Mario risale all’11 febbraio a Portici nei 400 sl del Miglio d’oro vinti da Domenico Acerenza: si era classificato 50°, mentre il giorno prima nei 200 sl vinti dall’iridato Gabriele Detti si era classificato 64°. Un anno fa ai Criteria di Riccione, dove sarebbe tornato a gareggiare nelle prossime settimane, aveva partecipato alla staffetta.
reazioni «Una tragedia immane» ha commentato Franco Porzio, ex pallanuotista nazionale e presidente dell’Acquachiara di Pomigliano d’Arco per la quale Mario Riccio era tesserato. “Mario — aggiunge Porzio — da quanto mi hanno raccontato, era un ragazzo serio e volenteroso, si impegnava negli allenamenti e gli stessi sforzi erano commisurati al suo fisico. So anche che i soccorsi sono stati immediati”.