Tredicina a Sant’Antonio di Padova. Ogni giorno recita un’invocazione diversa, al Santo dei miracoli. Giorno 13 ed ultimo, 12 giugno
La devozione della Tredicina a Sant’Antonio, ha origine dalla convinzione popolare che il Santo conceda ogni giorno ai suoi devoti ben tredici grazie e anche dal fatto che la sua festa ricorre proprio il 13 del mese; così per suo merito il tredici è diventato un numero che porta fortuna.
O santo Taumaturgo, che hai avuto il dono di ricongiungere ai corpi le membra recise, non permettere che io mi separi mai dall’amore di Dio e dall’unità della Chiesa
“Voi siete la luce del mondo!
… Ecco, il sole è fonte di calore e di luce. Ebbene, come dalla loro Sorgente, così dai testimoni di Cristo devono sgorgare vita e dottrina a beneficio degli altri. Sia ardente di carità la tua vita, sia chiara la tua dottrina. Il cristallo, percosso dai raggi del sole, li riverbera, Così il credente, illuminato dal fulgore di Cristo, deve emettere scintille di parole e di esempi ed accendere il prossimo“.PREGHIAMO
Signore Gesù, che hai comandato ai Tuoi apostoli di essere Tuoi testimoni fino ai confini della terra, concedici di credere in Te, di amarti e di seguirti in modo che la nostra vita sia una vera testimonianza di Te davanti agli uomini. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. Padre Nostro…
PREGHIAMO
Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, rivolgi a noi i tuoi occhi misericordiosi, soccorrici nelle nostre difficoltà, assistici durante la vita e nell’ora della nostra morte. Amen. Padre Nostro…
Come muore un santo
A Camposampiero Frate Antonio si ammalò gravemente ed espresse il desiderio di essere portato a Padova per morire nel suo convento di Santa Maria. Venne tosto disteso su di un carro, tirato da due buoi. Ma quando il carro giunse alle porte di Padova, si fece una breve sosta nel convento dell’Arcella. Qui l’ammalato peggiorò e domandò il santo Viatico e l’Estrema Unzione. Poi cominciò a cantare l’inno alla Madonna: “O gloriosa Signora, innalzata sopra le stelle…” Intorno a lui i frati pregavano e piangevano. Ad un certo momento i suoi occhi velati si aprirono e si fissarono estatici e lucenti in alto come se vedessero qualche cosa di divino. Il frate che manifestava tutta la sua gioia, rispose: “Vedo il mio Signore!“. Poco dopo Frate Antonio era in Cielo: era il 13 giugno del 1231. La notizia della sua morte venne diffusa nella città dai fanciulli che andavano gridando: “E’ morto il Santo, è morto il Santo!” Mentre le campane suonavano a distesa.
– Sii devoto a questo Santo e impegnati nell’imitarne le virtù.
AL TERMINE DELLE INVOCAZIONI, RECITATE:
Prega per noi, Sant’Antonio di Padova
E saremo fatti degni delle promesse di Cristo.
PREGHIAMO
Dio onnipotente ed eterno, che in sant’Antonio di Padova hai dato al tuo popolo un insigne predicatore del vangelo e un patrono dei poveri e dei sofferenti, concedi a noi, per sua intercessione, di seguire i suoi insegnamenti di vita cristiana e di sperimentare, nella prova, il soccorso della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen
INFINE RECITATE
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