Avrebbe iniziato a conoscere il mondo tra una settimana, invece è rimasto sepolto sotto le macerie di via Trilussa a Ravanusa, nell’Agrigentino, nel grembo di sua madre.
E’ il bimbo che Selene Pagliarello stava aspettando la vittima più piccola della tragedia avvenuta in Sicilia. Tra i morti anche il marito, Giuseppe Carmina.
A individuare i cadaveri è stato il labrador Luna dell’unita cinofila dei vigili del fuoco di Palermo.
Selene e Giuseppe – lei infermiera del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento, lui operaio – neanche dovevano esserci in quell’appartamento. Erano passati a salutare i genitori di lui, Angelo Carmina, di 72 anni, e Maria Crescenza Zagarrio, di 69, che tutti in paese chiamavano Enza.
Un saluto veloce prima di andare a cena fuori, in un sabato come tanti altri. Forse l’ultimo prima di partorire, visto che i nove mesi sarebbero scaduti la settimana prossima. Qualcuno, racconta il capo della protezione civile siciliana Salvo Codina, ha ipotizzato che Selene fosse in strada per una telefonata quando tutto è esploso.
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