Sarà il voto postale a decidere il prossimo presidente
Finisce la notte elettorale, ma non è chiaro chi sarà il prossimo presidente degli Stati uniti. Ci vorranno giorni per lo spoglio di 65 milioni di voti postali.
Si prolunga l’attesa per l’annuncio del vincitore nelle elezioni presidenziali in Usa dopo che fonti ufficiali in Michigan, Wisconsin e Pennsylvania hanno riferito che non saranno in grado di annunciare l’esito del voto entro la fine della giornata. In Michigan e in Pennsylvania non si esclude che i risultati arrivino solo venerdì.
I verdetti stato per stato: chi sarà il nuovo presidente? Ci siamo. E’ il grande giorno. Oggi sarà scelto il nuovo presidente degli Stati Uniti. Alla Casa Bianca sarà confermato Trump oppure entrerà il democratico Biden, già vice di Obama. Una notte elettorale che non ha paragoni al mondo.
Una lunga maratona elettorale – che seguiremo insieme su PAPABOYS 3.0 nel corso della notte, che ruoterà intorno agli esiti del voto dei singoli stati. E saranno proprio gli stati chiave, i cosiddetti swing state a determinare il futuro presidente. Infatti, gli Stati Uniti hanno un particolare sistema elettorale, i cittadini nell’Election Day votano i cosiddetti ‘grandi elettori’, quelli che poi il mese successivo saranno chiamati all’elezione vera e propria del presidente e del vicepresidente.
C’è un numero da tenere d’occhio: chi arriva a 270 ‘grandi elettori’, vale a dire la metà più uno, diviene presidente. Da tenere d’occhio soprattutto, quindi, questi stati: Florida, Ohio, Florida, Maine, Pennsylvania, New Hampshire. Da queste sfide uscirà il nuovo Presidente degli Stati Uniti.
Aggiornamento ore 05.59 del 4 novembre 2020
Fonti ufficiali in Michigan, Wisconsin e Pennsylvania hanno riferito che non saranno in grado di annunciare l’esito del voto entro la fine della giornata. In Michigan e in Pennsylvania non si esclude che i risultati arrivino solo venerdì.
Aggiornamento ore 05.28 del 4 novembre 2020
Biden vince nello Stato chiave dell’Arizona – Joe Biden strappa il primo Stato chiave della notte elettorale conquistando, secondo le proiezioni di Fox, l’Arizona, che mette in palio 11 grandi elettori.
Aggiornamento ore 04.55 del 4 novembre 2020
Biden si aggiudica California, Washington, Oregon – Come previsto, il candidato dem Biden vince — secondo le proiezioni della Cnn — in California (55 grandi elettori), Oregon (7 grandi elettori) e nello Stato di Washington (12 grandi elettori). Sono tutti Stati saldamente democratici da oltre vent’anni.
Aggiornamento ore 04.25 del 4 novembre 2020
AOC e Omar confermate alla Camera, eletta in Delaware la prima senatrice transgender.
Alexandria Ocasio-Cortez, deputata progressista tra le più popolari dello schieramento dem, ha ottenuto la riconferma a New York: manterrà il seggio alla Camera: lo segnala l’Associated Press sulla base delle sue proiezioni. Lo stesso vale per la deputata dem Ilham Omar, che riconferma il suo seggio alla Camera in Minnesota.
Aggiornamento ore 04.22 del 4 novembre 2020
Secondo le proiezioni unanimi di tutti i principali media statunitensi, i democratici sembrano destinati a mantenere la maggioranza alla Camera (potrebbero anzi conquistare cinque seggi in più). In Delaware, intanto, la democratica Sarah McBride è stata eletta senatrice, sconfiggendo il repubblicano Steve Washington. McBride, classe 1990, è la prima persona apertamente transgender a conquistare un seggio nel senato Usa.
Aggiornamento ore 04.10 del 4 novembre 2020
Donald Trump è dato in vantaggio dagli scommettitori per la vittoria alle presidenziali: non succedeva da luglio. Lo scrive la piattaforma britannica Betfair sul suo account Twitter. Negli ultimi tre mesi, Biden era stato dato stabilmente per vincente, anche se le chance del presidente in carica erano migliorate leggermente nel weekend pre-elettorale, in linea con i sondaggi.
Aggiornamento ore 04.00 del 4 novembre 2020
C’è il primo seggio al Senato che passa di mano: l’ex governatore democratico del Colorado John Hickenlooper ha sconfitto il senatore in carica, il repubblicano Cory Gardner. È una notizia importante per gli equilibri del Congresso: i democratici puntano infatti a riconquistare la camera alta (Andrea Marinelli).
Aggiornamento ore 03.55 del 4 novembre 2020
Secondo le proiezioni della Cnn, il candidato dem Joe Biden si sarebbe aggiudicato il Colorado (9 nove grandi elettori), nelle ultime ore le proiezioni lo hanno dato per vincitore in New York, Illinois, Virginia, Maryland, New Jersey, Connecticut, Massachussett e Vermont, per un totale di 89 grandi elettori. Dall’altra parte, il presidente in carica Trump si sarebbe affermato in North Dakota, che vale tre grandi elettori, dopo aver già conquistato Arkansas, South Dakota, Oklahoma, Tennessee, Kentucky, Indiana e West Virginia, per un totale di 54 grandi elettori. Per vincere le elezioni è necessario assicurarsi 270 grandi elettori.
Aggiornamento ore 03.50 del 4 novembre 2020
Lo staff della campagna di Trump lascia filtrare alcuni commenti preoccupati rispetto all’andamento degli scrutini negli Stati chiave di Georgia, Michigan e Wisconsin. «Se perde la Georgia, non può perdere il Wisconsin. Se perde entrambi gli Stati, il presidente potrebbe essere nei guai», ha dichiarato un consigliere alla Cnn.
Aggiornamento ore 03.25 del 4 novembre 2020
Il conduttore di Cnn John King prova a entrare nella testa della campagna di Biden: quali sono gli Stati che rischiamo di perdere? La risposta è semplice, dice accendendo e spegnendo gli Stati sulla sua mappa elettorale: Michigan e Wisconsin. Il percorso dell’ex vicepresidente verso la Casa Bianca però può passare da North Carolina e Ohio (Andrea Marinelli).
Aggiornamento ore 03.15 del 4 novembre 2020
Secondo le proiezioni dell’Associated Press, Trump vince in North Dakota e South Dakota (entrambi gli stati contano 3 grandi elettori) oltre che in Arkansas, lo stato di Bill Clinton, che ha sei grandi elettori. Secondo la Cnn, invece, Biden si sarebbe aggiudicato la vittoria nello stato di New York (29 grandi elettori) e in Connecticut (7 grandi elettori).
Aggiornamento ore 23.45 del 3 novembre 2020
Quando chiuderanno le urne nei diversi Stati?
Anche visto quanto annunciato dal consiglio elettorale del North Carolina, ripubblichiamo qui la «scaletta» della chiusura delle urne nei vari Stati (ora italiana):
– ore 1: è l’orario di chiusura dei primi seggi in Indiana, Kentucky, Georgia, South Carolina, Vermont, Virginia;
– ore 1.30: chiuderanno i seggi in West Virginia e Ohio: se Biden vincesse in almeno uno dei due, la sua vittoria finale sarebbe altamente probabile;
– ore 2.15: chiudono i seggi in North Carolina. Anche questo è uno stato-chiave: in caso di vittoria per Biden, la strada verso la Casa Bianca sarebbe relativamente semplice, per il candidato democratico;
– ore 2.00: chiudono i seggi in 16 Stati, ma gli occhi saranno tutti puntati su Florida e Pennsylvania, due degli Stati in bilico. Di nuovo: se Biden dovesse vincere in Florida, la strada verso la Casa Bianca sarebbe spianata, mentre in Pennsylvania — uno Stato che assegna 20 grandi elettori — la battaglia è molto serrata, nonostante gli ultimi sondaggi dessero Biden in vantaggio di 5 punti;
– ore 3.0: chiudono i seggi in Wisconsin, Michigan (due Stati che Trump strappò a Clinton nel 2016, per una manciata di voti) e — soprattutto — Texas, uno Stato storicamente repubblicano e «pesantissimo» (38 grandi elettori). Se davvero Biden riuscisse a battere Trump in Texas — uno scenario non più improbabile — sarebbe presidente;
– ore 4.00: chiudono i seggi in 4 Stati, tra cui lo Utah
– ore 5.00: chiudono i seggi in 5 Stati tra cui la California, roccaforte dei democratici (con 55 grandi elettori)
– ore 7.00: chiudono i seggi in Alaska, ultimo stato a votare.
Aggiornamento ore 23.13 del 3 novembre 2020
Kamala Harris in viaggio verso Wilmington, in Delaware, dove abita Joe Biden e dove attenderà i risultati elettorali. La candidata alla vicepresidenza di Joe Biden, vola in Delaware dopo aver fatto campagna elettorale in Michigan, lo stato che Donald Trump ha strappato ai democratici nel 2016.
Gli elettori americani, che non hanno votato per posta, stanno andando alle urne. Donald Trump, il presidente repubblicano uscente si trova nella Casa Bianca a Washington. Il rivale democratico Joe Biden ha iniziato l’Election day visitando la tomba del figlio.
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