Maria Gabriella Belotti è nata a Seriate ma vive sin dalla sua giovinezza a Gorlago in provincia di Bergamo. La sua vita è stata segnata dal dolore e dalla sofferenza di aver perso le persone più care: la madre, il padre e poi Roberto, il suo grande amore.
Durante gli anni di sofferenza Gabriella era lontana dalla Fede, aveva chiuso il suo cuore a tutto quello che riguardasse Dio. Per diverse volte ha tentato il suicidio, ma solo a Medjugorje la sua vita e la sua sofferenza trovano un senso. Prima lavorava nell’agenzia di eventi del marito, a San Paolo d’Argon ma da quando ha ritrovato la fede la sua direttiva è nel sociale.
Ha scritto un libro dal titolo “TU SEI QUI”, in cui racconta tutta la sua storia, mettendo in risalto che solo con la Fede anche le tempeste più forti si placano.
Parlando del periodo di crisi l’autrice racconta: “Il male, sapeva che non lo conoscevo, doveva fare di me il suo strumento, il suo gioco era cosi’ sottile da non essere individuato, lo seguivo e lentamente mi sono trasformata ma non e’ mai riuscito a distruggere quel seme che mio padre ha messo in me, e l’amore per la famiglia”.
Con queste parole invece descrive l’incidente che provocò la morte del marito: “Lo cercai al telefono circa 45 minuti dopo l’uscita di casa, non rispondeva non era da Roberto ,in quanto rispondeva anche durante gli impegni piu’ importanti, questo era il silenzio che ti uccide prima che la lancia trafigga il tuo cuore, sentivo dentro me che era accaduto qualcosa di grave, perche’ Roberto, se avesse potuto, mi avrebbe subito chiamata. Cercai Roberto attraverso l’ufficio viabilità…”.
Maria si riavvicinerà alla fede durante un viaggio a Medjugorje: “Iniziai la mia nuova vita con Dio, ritornai tante volte a Medjugorje volevo capire perche’ ero stata chiamata in quel luogo […] Dio ha posto a Medjugorje il piano della salvezza per l’umanita’ ,avvisandoci della presenza del male. Attraverso la Madonna che con i suoi messaggi ci guida verso l’uscita dal tunnel in cui siamo precipitati”.
“Ho spento la tv mi sono ripresa la mia vita ,vivo con le cose del Padre, ho imparato a guardare il cielo, i colori dell’altissimo curano l’anima, il miglior artista della vita e’ colui che l’ha creata: Dio, e mai come oggi sono stata cosi’ serena, ho combattuto la mia nemica attraverso la preghiera e il Creato: la solitudine che si e’ trasformata in un incontro intimo con Dio, ho imparato a ringraziare per ogni cosa che ho perche’ senza di lui noi siamo Chimica”.
A questo link è disponibile il PDF con l’intervista integrale.
Di Rita Sberna