“Non vedo alcun nesso tra l’attentato ad Ankara e l’intesa sulla migrazione”, tra Ue e Turchia. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, arrivando al Consiglio esteri a Bruxelles. Si è aggravato il bilancio dell’attentato compiuto domenica con un’autobomba nel pieno centro di Ankara: è di almeno 37 morti, tra cui almeno 2 kamikaze. I feriti sono 125, di cui 19 gravi.
Una dei due kamikaze è l’ex studentessa universitaria turca Seher Cagla Demir, che si sarebbe unita al Pkk curdo nel 2013. E’ quanto scrive il quotidiano Sozcu, citando fonti vicine alle indagini.
L’autobomba è stata fatta esplodere contro un bus, nei pressi di una fermata molto trafficata dove erano parcheggiati diversi altri mezzi, che hanno preso fuoco o sono stati danneggiati. L’attacco è avvenuto in una zona centralissima della capitale turca, tra il parco Guven e la piazza di Kizilay, a poca distanza anche da due fermate della metro.
Le autorità turche sospettano che dietro l’attacco ci sia il terrorismo di matrice curda. L’autobomba del mese scorso sempre ad Ankara era stata attribuita dal governo al Pkk e ai curdi siriani del Pyd ma rivendicata dagli estremisti curdi del Tak.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso con un comunicato la sua condanna per l’attacco compiuto stasera ad Ankara. “A seguito dell’instabilità nella regione, negli ultimi anni la Turchia è stata oggetto di attacchi terroristici”, scrive Erdogan, senza indicare alcuna organizzazione specifica. Di fronte ad azioni che “minacciano l’integrità del nostro Paese”, continua la nota, “proseguiremo la lotta al terrorismo con ancor più determinazione”.
Almeno un francese è stato ucciso nel “vile attentato” a Grand-Bassam, in Costa d’Avorio. Lo ha annunciato il presidente Francois Hollande, parlando di “una decina di civili” uccisi insieme con “diversi membri delle forze di sicurezza”. “La Francia assicura sostegno logistico e informazioni alla Costa d’Avorio per trovare gli aggressori – ha detto Hollande – continuerà e intensificherà la cooperazione con i suoi partner nella lotta al terrorismo”.
L’autorità radiotelevisiva turca ha imposto un divieto temporaneo di pubblicazione delle immagini relative all’esplosione di stasera nel centro di Ankara. Lo riferisce l’agenzia statale Anadolu. La misura è ricorrente in Turchia in caso di attacchi terroristici
“I terroristi devono sapere che per quanto sanguinoso sarà il loro odio non riusciranno a piegarci e scuoterci, ovunque essi colpiscano”. Così il presidente del consiglio Matteo Renzi commenta gli attentati ad Ankara e in Costa d’Avorio. “La risposta e la condanna della comunità internazionale sarà ferma, unanime, risoluta”.
Intanto, l’aviazione turca ha compiuto nella notte tra domenica e lunedì nuovi raid contro postazioni del Pkk curdo nelle montagne del nord Iraq di Qandil e Gara. Lo riferisce l’esercito turco, precisando che nell’operazione sono stati impegnati 9 caccia F-16 e 2 F-4 2020. Secondo le prime indiscrezioni, le indagini sull’autobomba di domenica seguono proprio la pista del terrorismo del Pkk. Nei mesi scorsi, la Turchia ha compiuto diversi raid aerei contro le roccaforti dei ribelli curdi in Iraq.
Redazione Papaboys (Fonte www.ansa.it)
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