Esplosione in Turchia questo pomeriggio nella metropolitana di Istanbul. 6 i feriti al momento. Intanto, continuano le tensioni tra Ankara e Mosca. Da Parigi Obama invita a concentrarsi sul nemico comune: i jihadisti e poi in un’intervista aggiunge: ”non ci sarà fine della guerra in Siria fino a quando il presidente siriano, Al-Assad, rimarrà al potere”. Elvira Ragosta:
Versioni contrastanti da parte delle autorità turche sull’esplosione avvenuta questo pomeriggio a Istanbul, nei pressi della metropolitana di Bayrampasa. Secondo il sindaco della municipalità si è trattato di una bomba artigianale, un tubo riempito di esplosivo e schegge di metallo e nello scoppio sono rimaste ferite 6 persone. Il governatore di Istanbul, invece, parla di un unico ferito e afferma che la causa dell’esplosione è ancora ignota. Sul versante diplomatico resta alta la tensione tra Turchia e Russia e dopo l’abbattimento del jet russo da parte turca, la scorsa settimana, lungo il confine con la Siria.
Dal vertice sul clima di Parigi, dove ha incontrato il presidente turco Erdogan, il capo della Casa Bianca Obama invita i due Stati alla de-escalation e riconosce il diritto di Ankara a difendere la propria integrità territoriale. Per il presidente degli Stati Uniti bisogna evitare tensioni e concentrarsi sul nemico comune: il sedicente stato islamico.
“Non ci sarà fine della guerra in Siria fino a quando Bashar al-Assad, rimarrà al potere” afferma Barak Obama, che si dice fiducioso che, in una prospettiva lunga, Putin potrebbe alterare la strategia in Siria e sostenere una soluzione politica senza l’attuale presidente siriano. Intanto Mosca concretizza ulteriormente le restrizioni economiche verso Ankara: dopo lo stop ai voli charter tra Russia e Turchia il blocco, a partire dal prossimo primo gennaio, delle importazioni di frutta, verdura e altri prodotti turchi.
Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va)