Secondo notizie della stampa locale è stato ucciso, nelle prime ore della notte fra sabato e domenica, un sacerdote cappuccino, padre Njiva Lucien, 46 anni, e un diacono è rimasto ferito.
Il giovane, Jeremy, 26 anni è stato colpito al petto e la sua attuale situazione clinica è grave. I tragici fatti si sono registrati presso la località di Ambendrana, a due km dal centro della città. Gli aggressori, una banda composta di tre persone, si sono introdotti nel centro cappuccino con la chiara intenzione di rubare e razziare alcuni beni, in particolare alcune campane. Giorni fa c’era stato un primo tentativo di furto.
Da ricordare, come riportò l’agenzia Fides lo scorso 8 aprile, che in Madagascar 26 persone sono state fermate da polizia e gendarmeria ad Antsirabe nel centro del Madagascar in relazione al violento assalto al convento delle Sœurs de Notre Dame de la Salette di Antsahatanteraka Antsirabe, perpetrato nella notte del 1° aprile.
Sette banditi intorno all’una e mezza hanno forzato le porte del convento ed hanno assalito le religiose nelle loro stanze. Una volontaria tedesca, una religiosa malgascia e tre ospiti hanno subito violenza sessuale.
Un inserviente della comunità che ha cercato di difendere le donne è stato severamente picchiato.
Dopo aver razziato denaro, telefoni cellulari e altro, i banditi sono fuggiti. Delle 26 persone fermato sette sono accusate di aver preso parte all’assalto, mentre le altre sono state sentite in qualità di testimoni.
La Conferenza Episcopale del Madagascar ha severamente condannato il crimine commesso contro le religiose.
“Condanniamo con forza quello che è avvenuto” afferma un comunicato dei Vescovi, che chiedono “allo Stato di prendere provvedimenti rigorosi per far fronte allo spaventoso susseguirsi di atti di banditismo in tutta l’isola”. “La Conferenza Episcopale incoraggia i religiosi e le religiose che si sono offerti di servire nel Paese a non venire meno alla loro vocazione” conclude il messaggio.
di Lb per Il Sismografo