Inoltre – precisa una nota pubblicata a Ginevra – in un anno, a partire dal febbraio 2014, circa 600mila ucraini hanno chiesto asilo o altre forme di soggiorno legale nei paesi confinanti, in particolare in Russia, ma anche in Bielorussia, Moldavia, Polonia, Ungheria e Romania.
Le autorità locali hanno iniziato a evacuare le persone provenienti dalle aree di conflitto, ma molti sono ancora intrappolati dai combattimenti, precisa l’Unhcr. Il governo è inoltre preoccupato del fatto che le zone vicine al fronte, anche loro bombardate, non saranno in grado di accogliere i nuovi arrivati e gli sfollati dovranno essere trasferiti più lontano. Per affrontare le necessità più urgenti, l’Unhcr ha iniziato a distribuire aiuti.
L’INCONTRO TRA PUTIN HOLLANDE E MERKEL
Se non si trova un accordo sull’Ucraina, “noi sappiamo che l’unico scenario non può che essere la guerra”. Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande. “Dopo i colloqui di ieri posso dire che è incerto che questi abbiano avuto successo, ma ha certamente avuto valore il tentativo”. Lo ha detto Angela Merkel alla conferenza di sicurezza di Monaco riferendo del vertice di ieri sull’Ucraina al Cremlino con il presidente russo Vladimir Putin e quello francese Francois Hollande.
Di ritorno dalla missione franco-tedesca a Mosca, è Angela Merkel l’ospite più atteso della seconda giornata di lavori della conferenza internazionale di sicurezza che si è aperta a Monaco di Baviera. Oggi arrivano al forum anche il vice presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov e il presidente ucraino Petro Poroshenko, che terranno anche incontri in diverse formazioni tra loro, a margine. Per l’Italia sono presenti i ministri degli Esteri Paolo Gentiloni e della Difesa Roberta Pinotti, impegnati in una serie di bilaterali, al convegno che vede partecipare trenta Paesi.
Sei civili sono morti e altri 15 sono rimasti feriti nei bombardamenti che hanno colpito ieri i territori controllati dai separatisti dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo sostiene Eduard Basurin, un rappresentante del ministero della Difesa dei ribelli locali. L’amministrazione comunale di Donetsk riferisce di una persona uccisa dai bombardamenti che si sono abbattuti sulla citta’ nella notte.
di Redazione Papaboys
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