Sono passati nove mesi da quando Joey Feek è volata in cielo. Ma la sua storia è un indelebile atto d’amore che resterà negli annali.
Un esempio d’affetto incondizionato nei confronti della sua piccola di 21 mesi e dei suoi cari, anche quando il male incurabile ha deciso di strapparle la vita (terrena).A raccontare la sua storia è Rory, il marito, nel blog “This Life I Live“. Rory vive a Nashville, in Tennessee, negli Stati Uniti e continua ad aggiornare il sito nonostante sua moglie sia morta nel marzo 2016.
LA SCOPERTA DEL TUMORE
Joey e Rory hanno deciso di rendere pubblico ogni pensiero, ogni immagine per tutta la durata della cancro che dal giugno 2014 aveva colpito Joey, cantante country di professione.
“AVEVA DOLORI INTENSI”
Una storia d’amore germogliata nelle settimane trascorse da Joey in ospedale a lottare contro il cancro. «Abbiamo pregato – scriveva Rory sl blog – Tutti noi abbiamo pregato. E Dio ha risposto. Il dolore di Joey era diventato intenso. Poche ore più tardi i medici ci hanno detto che il male era causato dai tumori che continuavano a crescere e a infiammarsi, e che ora dovevamo concentrarci cercando di aiutarla solo a stare un po’ meglio. Non era la risposta in cui speravamo, ma quella che ci hanno dato» (Vanity Fair, 11 novembre 2015).
LA VOGLIA DI VEDERE LA FIGLIA
Poi, i farmaci contro il dolore e pesanti dosi di morfina hanno dato un po’ di sollievo a Joey. Che chiede di vedere Indiana, la figlia di 21 mesi, affetta dalla sindrome di down. «Le ultime due mattine – riportava Rory – ho portato la Indiana quassù a trascorrere del tempo con la sua mamma. I loro occhi si sono illuminati quando si sono viste. E’ stato bello».
«Mamma e figlia si sorridevano e giocavano e si amavano nel modo che è possibile solo alle madri e ai loro piccoli. Poi quando a Indy è venuto sonno, Joey l’ha presa in braccio e ha cantato per lei “In The Garden”. L’amore perfetto ha riempito quella stanza di ospedale».
LE FAVOLE PER INDIANA
Quando ormai il quadro clinico è compromesso Joey decide di tornare nella sua casa per stare con la sua piccola Indiana. La cantante lavorava ai suoi «libri registrabili»: legge per la figlia delle favole che lei potrà ascoltare una volta che la mamma non ci sarà più.
«Joey è in pace rispetto a quello che le sta capitando. E anche io», osservava Rory a novembre 2015.
L’ULTIMO ABBRACCIO
Prima di cadere nel sonno fatale, il 7 marzo 2016, la donna ha salutato tutti i parenti uno per uno, fino al toccante momento con la figlia Indiana. L’ultimo bacio alla piccolina, affetta da sindrome di down: un testamento d’amore che nessuna malattia potrà mai cancellare. L’ultimo atto di una storia incredibile che resterà per sempre impressa su quel blog.
Redazione Papaboys (Fonte it.aleteia.org/Gelsomino Del Guercio)
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