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Un anno fa la triste scoperta di Codogno. Dai dati del bollettino di oggi, 20 febbraio, altri 14.931 casi e 251 morti

In Italia ci sono 14.931 nuovi casi di coronavirus a fronte di 306.078 tamponi effettuati (il giorno prima l’incremento era stato di 15.479 casi su 297.128 test).

Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 251 decessi (contro i 353 di venerdì) per un totale, da inizio pandemia, che arriva a 95.486. In terapia intensiva sono ricoverati 2.063 pazienti (+4). Il tasso di positività scende al 4,8% .

Il bollettino del Coronavirus del 17 febbraio: 369 morti
Il bollettino del Coronavirus 

Ricoveri in calo – Sono 2.063 le persone ricoverate in terapia intensive in Italia per il Covid-19, con un aumento di 4 unità nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono stati 137. Nei reparti ordinari sono ricoverate ora 17.725 persone, in calo  di 106 unità rispetto a ieri. Sono 12.488 i guartiti o dimessi nell’arco dell’ultima giornata.

I dati per Regione – La Regione che ha visto il maggior incremento di casi è la Lombardia (+3.019), seguita da Emilia-Romagna (+1.724), Campania (+1.677) e Veneto (+1.244).

Un anno fa, la sera del 20 febbraio 2020, mentre a Codogno veniva accertato il primo caso di Covid-19, Massimo Rocca – 60 anni, da 5 volontario della Croce Rossa nel paese nella Bassa Lodigiana – si trovava in sede per l’inaugurazione di un nuovo corso di volontari.

Lui e i suoi colleghi non sapevano che da quel momento la loro vita sarebbe totalmente cambiata. “Dalla mattina dopo è iniziato l’incubo – racconta a Tgcom24 -. Ho visto tanta sofferenza: persone che salutavano i propri familiari non sapendo se sarebbero mai tornati a casa. E’ stato un anno incredibile per tutti”.

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