Don Roberto Malgesini: il sacerdote che ci manca tanto
Un anno fa, a Como, veniva ucciso don Roberto Malgesini: il prete degli ultimi
Erano le 7.00 del 15 Settembre 2020 quando Don Roberto Malgesini, il sacerdote degli ultimi, è stato accoltellato alla schiena da un povero che lui stesso aiutava.
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Il sacerdote aveva 51 anni ed era originario della provincia di Sondrio. Era un vero prete “di strada” e apparteneva alla parrocchia di San Bartolomeo a Como.
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Portava le colazioni ai senzatetto, serviva alla mensa, al dormitorio, aveva stretto relazioni profonde con molti senzatetto e migranti, se c’era bisogno di portare qualcuno dal medico lo caricava in auto e senza pensarci due volte lo accompagnava.
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Al suo funerale è stato ricordato così dal vescovo di Como, Oscar Cantoni:
“Ha donato la sua vita come martire di misericordia“.
“Anche se la sua fine è ritenuta una sciagura, lui ora vive nella pace, quale martire della misericordia“, testimoniando “la vittoria della vita sulla morte, della luce sulle tenebre, del bene sul male, dell’amore su ogni iniquità“.
“Siamo qui per ricordare don Roberto, esempio di fratello e di sacerdote, che ci aiuta a ricordare che salverà in eterno la sua vita chi la perde per Cristo“
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“E’ costoso accettare di vivere pienamente nel dono di noi stessi, amando fino alla fine...La vita è feconda solo nella misura in cui viene donata, oltre l’egoismo che ci rinchiude e non fa vedere le difficoltà dei nostri fratelli e ci rende insensibili alle loro sofferenze. Don Roberto aveva imparato l’arte del dono di sé, puro pane spezzato che sazia la fame altrui. Sperimentiamo una fame d’amore che ci richiama all’accoglienza e che esige di prenderci cura di ogni persona come se fosse l’unica“.