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Un bambino musulmano a scuola: ‘E ora a Roma per ammazzare il Papa!’ Lo perdoniamo?

Sarà la tensione per gli attentati di Parigi. Nelle scuole italiane si moltiplicano gli episodi che mettono allarme, a partire dal bambino di religione musulmana che la dirigente scolastica di un istituto di San Zenone (Treviso) ha voluto segnalare alla Farnesina in quanto, secondo una maestra, avrebbe detto in classe: “Hanno fatto bene, adesso andremo a Roma per uccidere il Papa”.

Islam

La notizia viene riportata dalla Tribuna di Treviso, che raccoglie le preoccupazioni della preside Rosita De Bortoli: “San Zenone è Comune noto per essere stato già in passato cuore di cellule integraliste sottoposte a indagini”, ha scritto nella lettera inviata al ministero degli Esteri.

Sempre in Veneto, ma in provincia di Padova, sono stati segnalati tre casi di intolleranza nei confronti di studenti musulmani. Il Mattino di Padova racconta:

Preso di mira dai compagni di classe perché marocchino, perché musulmano. “Sei dell’Is”, gli dicono a scuola. Lui è un ragazzino di 12 anni che frequenta una scuola media di Padova. Ha provato a far finta di nulla. Ma non era possibile. Sono intervenuti gli insegnanti, sono intervenuti i genitori, è stata informata anche la comunità marocchina della città.

Quest’ultima sarebbe a conoscenza anche di altre due vicende del genere, avvenute sempre all’interno di alcune scuole padovane, figlie del clima surriscaldato dopo gli attentati di Parigi. Tuttavia i tre episodi sembrerebbero essere casi isolati. “Sino a oggi non si sono registrati gravi episodi d’intolleranza da parte dei ragazzi italiani nei confronti dei compagni di scuola musulmani”, sottolinea Andrea Bergamo, responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale, che aggiunge. “Sia nelle scuole della città che in quelle della provincia, dagli anni ’90 in poi, i responsabili di settore dei Comuni, i presidi, i docenti e tutti i funzionari dell’ex Provveditorato agli Studi hanno effettuato un ottimo lavoro per favorire l’integrazione a tutti i livelli degli allievi, dalle materne alle scuole medie superiori”.

In una scuola vicino Rimini, invece, un bidello ha insultato con epiteti razzisti una alunna musulmana dopo aver litigato con la ragazzina a proposito degli attentati di Parigi.

I fatti – riporta la stampa locale – sono avvenuti pochi giorni in fa, in seguito alla strage di Parigi. Il collaboratore scolastico avrebbe affrontato il discorso nei corridoi dell’istituto soffermandosi sul numero di morti e la bimba, straniera e musulmana, avrebbe sostenuto che erano stati molti di meno rispetto a quanto affermato dall’uomo.

Il bidello, pur trovandosi di fronte solo a una bambina, la avrebbe per questo insultata dicendo “tornate a casa vostra musulmani”. La frase è stata sentita da una maestra che ha riportato la calma e redarguito il bidello mentre l’istituto ha segnalato i fatti in Questura che, a sua volta, ha passato il fascicolo in Procura.

L’uomo – riportano i quotidiani riminesi – rischia una denuncia per discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.

Redazione Papaboys (Fonte www.huffingtonpost.it)

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