Il piccolo Luigi abita con la famiglia a Spinea, in provincia di Venezia, ma frequenta fin da quando era piccino la parrocchia di Chirignago, dove sono tutti i suoi amici. La sua storia la racconta La Nuova Venezia (11 marzo).
Il 29 gennaio, in vista della prima comunione di fine aprile, si è confessato per la prima volta. E il giorno dopo ha preso carta e penna ed ha scritto a Papa Francesco.
LA MALATTIA E IL SOGNO
Gli ha raccontato i sogni, la fede, il sostegno di mamma Nicoletta, di papà Francesco e del fratello più grande, Gianmarco, di 16 anni. E della malattia rara, che ogni tanto lo obbliga a stare in ospedale. «Se per il 25 aprile non hai impegni ti aspetto alla mia prima comunione», gli scrive Luigi, confidando: «Da grande vorrei diventare Papa proprio come te, chissà se ci riuscirò».
LA RISPOSTA DEL VATICANO
Luigi sognava che Papa Francesco la leggesse e magari gli rispondesse. «La parola del Signore sta aiutando molto il cammino di mio figlio, e lui è letteralmente innamorato di Papa Francesco, anche grazie alla passione della catechista che lo segue, nella parrocchia di Chirignago», racconta la madre Nicoletta.
Per un mese, tutti i giorni il bambino chiedeva in continuazione alla madre se fosse arrivata una risposta dal Papa. Fino a che, mercoledì 7 marzo, dalla buca delle lettere è spuntato il plico di cartone scuro, spedito dal Vaticano. Dentro, la lettera firmata da Monsignor Paolo Borgia, assessore per gli Affari generali della Segreteria di Stato, con il messaggio di Papa Francesco:
“Caro Luigi,
Papa Francesco ha letto con attenzione la gradita lettera, con la quale Gli hai confidato il coraggio che ti consente di affrontare la delicata condizione di salute e la gioia che ti accompagna nella preparazione alla Prima Comunione, chiedendo il dono della Sua Benedizione. Grato per i sentimenti che hanno motivato il filiale gesto, il Santo Padre ti dona una tenera carezza, abbracciandoti con grande affetto e assicura un fervido ricordo all’Altare.
Egli, nel contempo, t’incoraggia a voler sempre più bene a Gesù, l’amico fedele che mai abbandona, affinché, tenendo stretta la sua mano, ti accompagni nel cammino sulla strada del coraggio. Mentre ripone ogni intenzione sotto il Manto di grazie della Madonna, Papa Francesco chiede il favore di pregare sempre per Lui e, unitamente agli amati genitori e a Gianmarco, ti benedice di cuore, accompagnando tale gesto con l’unito dono appositamente benedetto.
Anch’io ti saluto cordialmente, augurando ogni bene nel Signore”.
“CHE EMOZIONE!”
«Che emozione!», ha gridato alla mamma Luigi, che in quel momento si trovava a casa con un’amica. E che è andato subito a raccontare di quel dono prezioso alla sua catechista. Dentro la busta, infatti, oltre alla lettera, c’erano anche una foto di Papa Francesco e un piccolo crocifisso in legno.
“UN BEL GESTO DI SENSIBILITA’”
Luigi ha portato la lettera al parroco don Roberto Trevisiol. «Quando Luigi mi ha portato la lettera è stata una sorpresa anche per me», aggiunge il parroco, «è un bel gesto di attenzione e sensibilità da parte del Pontefice, attraverso i suoi più stretti collaboratori. Luigi è un bravo bambino, se lo merita, e non vede l’ora di fare la prima comunione». osta, a fargli coraggio».
Fonte it.aleteia.org
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