Inoltre si pensa a un «luogo della memoria». Ecco le due proposte che l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, Renato Boccardo, lancia per la ricostruzione post terremoto. E il Comune guarda al Canada
Un “luogo della memoria” e un concorso internazionale di architettura per progettare la ricostruzione della basilica di San Benedetto a Norcia, distrutta dal sisma del 30 ottobre scorso. Sono le due proposte che l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, Renato Boccardo, intende lanciare nell’ambito della ricostruzione post terremoto.
Parlando al Sir, a circa otto mesi dalla scossa del 24 agosto, l’arcivescovo sottolinea l’attaccamento “della popolazione di Norcia e dintorni alle proprie chiese, oggi quasi tutte inagibili, e la loro speranza di vederle ricostruite”.
Tutti i beni artistici come tele, statue, arredi, reliquiari, argenteria, vasi sacri della liturgia, conservati in queste chiese sono stati messi in sicurezza nel deposito per i Beni culturali di Santo Chiodo, alle porte di Spoleto. La proposta di monsignor Boccardo è quella realizzare un ‘luogo della memoria’ incastonato in quel che resta della basilica di San Salvatore, a Preci, dove “custodire tutte queste opere d’arte, veri pezzi di storia e di vita delle popolazioni locali. Il legame della gente con le loro chiese è forte”, rimarca Boccardo che ricorda “le lacrime dei fedeli di Ancarano quando i Vigili del fuoco hanno rimosso le campane della loro chiesa per metterle in sicurezza”.
“Sarebbe bello – aggiunge il presule – che tutti questi pezzi, prima di tornare nelle loro chiese di origine, potessero essere raccolti in un unico luogo e resi visibili alla loro gente come anche a pellegrini e turisti che così potrebbero conoscere la storia di questi luoghi e delle comunità che li abitano”.
In merito alla ricostruzione della basilica di San Benedetto a Norcia, icona del sisma del 30 ottobre, l’idea di monsignor Boccardo è quella di “un concorso internazionale aperto a tutti, anche a grandi nomi dell’architettura, per un progetto che tenga insieme i pezzi rimasti della chiesa, la facciata, l’abside, la base del campanile, collegandoli ad un’aula liturgica nuova che custodisca la memoria del passato, aprendosi al presente e al futuro valorizzando i resti del terremoto che sono cicatrici che non possiamo cancellare. Sarebbe una bella operazione ecclesiale – perché l’arte incrocia lo spirito religioso -. L’insegnamento della Regola di san Benedetto – conclude Boccardo – resta oltre la caduta delle mura della chiesa”.
Intanto il Comune di Norcia si sposta in Canada. “Assieme all’amministratore delegato di Fiat Chrysler, Marchionne, parteciperemo, il 12 maggio, a Toronto a un evento organizzato dalla comunità italiana che vive in Canada a favore delle nostre popolazioni terremotate”, spiega il sindaco Nicola Alemanno.
“Sappiamo che i nostri connazionali – aggiunge – che vivono oltre Oceano si sono adoperati molto per contribuire alla realizzazione del museo delle arti che verrà realizzato nel complesso, in costruzione a Norcia, disegnato dall’architetto Tito Boeri: per questo va a loro il nostro grazie in anticipo, così come tengo a sottolineare la vicinanza di Sergio Marchionne alla nostra città, il fatto che abbia deciso di partecipare all’incontro di Toronto ne è la dimostrazione”.
Fonte: Avvenire on line