Per l’arcivescovo, “i mali del nostro territorio sono espressione della nostra ‘sordità’ e della nostra ‘cecità’ di fronte alla luce e alla grazia che vengono da Dio”. di qui l’invito “chiudere con le vecchie opere di peccato: chiudiamo con il ‘vecchio’ modo di relazionarci tra noi, basato sul prestigio del potere; chiudiamo con il vecchio sistema di far politica basato sulla clientela; chiudiamo con l’imbroglio a discapito del bene comune; chiudiamo con ogni forma di illegalità e di ingiustizia; chiudiamo con i rapporti personali, a volte lacerati dalle menzogne, dai sotterfugi, dalle ipocrisie!”. Monsignor Morosini chiede ai cattolici, “con il coraggio e la forza della fede”, di non tirarsi indietro e di coinvolgersi “in prima persona per il futuro della città!” e ai giovani di non perdere “la speranza”. Sarà allora “Natale vero: di luce, di libertà, di pace, di grazia”. (Agenzia Sir)
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