Un luogo di pellegrinaggio per le coppie, per i loro problemi di fertilità, da riscoprire in questo Santo Natale.
LA STORIA
I primi cristiani credevano che la Santa Famiglia, poco dopo la nascita di Gesù a Nazareth, si sia trasferita per un breve periodo di tempo presso questa Grotta a Betlemme (si trova a pochi chilometri dalla Chiesa della Natività) per nascondersi dai soldati di Erode.
La tradizione vuole che la Grotta, che prima era di colore rosso, sia divenuta interamente bianca quando una piccola goccia di latte materno di Maria che allattava Gesù cadde su una roccia della grotta.
La Grotta fu così chiamata la Grotta del Latte e divenne rapidamente un luogo di pellegrinaggio per i primi cristiani, i quali credevano che mescolando il morbido gesso bianco della grotta con il cibo e le bevanda ne avrebbe migliorato la fertilità e la produzione di latte materno.
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Il dono della fertilità
Verso la fine del IV secolo la Grotta è diventata una piccola cappella. Nel 1872, è stata costruita l’attuale, sui resti dell’originale.
Ai pellegrini che visitano la Grotta del Latte possono ricevere una piccola borsa che contiene del latte in polvere dai frati che custodiscono il sito.
Le coppie che desiderano trarne beneficio seguono una speciale devozione che dura 40 giorni dove si deve bere una piccola quantità di latte in polvere ogni giorno e di recitare una preghiera quotidiana per la fertilità.
Ancora oggi, la Grotta del Latte di Betlemme viene visitata da coppie – cristiane e musulmane – che chiedono l’intercessione della Vergine sia per avere figli che per crescerli in modo sano.