Corpus et Salus

UN MIRACOLO NEL SALENTO: Questa è la Storia a lieto fine di nostra figlia Federica!

Cari Fratelli e Sorelle, per la maggior Gloria di Dio Vi preghiamo di leggere e condividere questa nostra Testimonianza affinché il messaggio di Fede e di Speranza contenuto in essa, per la difesa della vita sin dal momento del concepimento e per la Pace possa raggiungere il maggior numero possibile di persone!

Se adesso non avete tempo per leggere tutto, salvate il post tra i vostri preferiti e ritagliatevi del tempo non appena possibile!
Inoltre, se mettete “mi piace” sulla nostra Pagina Gruppo di Preghiera “Gesù Eucaristico Amore” potrete seguire le nostre prossime pubblicazioni…

Vi abbracciamo e ringraziamo con tutto il cuore 🙂

Mio marito ed io ci siamo sposati nel 2001. Il primo figlio che il Signore ci ha donato è un maschietto, Simone, ed è nato nel 2004. Nel febbraio 2006, in seguito ad un ritardo, feci il test di gravidanza e il risultato fu positivo: ero incinta per la seconda volta.

Noi desideravamo un altro figlio, eravamo felicissimi di questa nuova gravidanza e speravamo che ora il Signore ci donasse una femminuccia.

UN FULMINE A CIEL SERENO

Però, al 5° mese di gravidanza ecco arrivare un fulmine a ciel sereno. Il 30 giugno 2006 ci recammo dal mio ginecologo per fare l’ecografia morfologica. Aspettavamo con ansia questo momento per poter sapere il sesso del bimbo.

Quindi, il dottore iniziò a fare l’ecografia e a descrivere ciò che vedeva. Anche noi, mano nella mano, vedevamo ciò che vedeva lui attraverso un altro monitor collegato all’ ecografo. I minuti passavano e fino a quel momento tutto bene; ora restava da controllare solo la testa, conoscere il sesso del bimbo, e poi potevamo tornare a casa.

Ma quando il dottore iniziò a controllare la testa, subito la sua espressione serena e sorridente divenne preoccupata. Capimmo subito che c’era qualcosa che non andava. Alle nostre domande il dottore rispose che “la testa del feto era più grande della norma” e che “dovevo fare una ecografia di II Livello”.

Ma a noi quella risposta “sfuggente” non bastava; volevamo sapere subito, e nei dettagli, il problema di nostro figlio. Pregammo il dottore di dirci subito tutta la verità… e finalmente, dopo varie insistenze lo fece: il feto era affetto da due gravissime malformazioni al cervello. Era affetto da Ventricolomegalia (meglio conosciuta come idrocefalo – che significa “acqua in testa”) e da Agenesia del Corpo Calloso (che significa “non nascita – o assenza” del corpo calloso).

Chiedemmo al dottore il sesso del bimbo: era una femminuccia!.

COS’È LA VENTRICOLOMEGALIA

 

Per Ventricolomegalia si intende la dilatazione dei ventricoli cerebrali ed è causata dall’aumento del liquido cerebro-spinale presente in essi (il liquido cerebro-spinale serve a permeare, nutrire, lubrificare e proteggere le strutture cerebrali).

I ventricoli cerebrali sono 4 cavità collocate all’interno dell’encefalo e comunicanti tra loro (vedi foto). Vengono distinti in: primo e secondo (detti ventricoli laterali – LV), contenuti all’interno degli emisferi cerebrali; il terzo ventricolo contenuto nel diencefalo (3V); il quarto ventricolo contenuto nel romboencefalo (4V).

Il liquido cerebro-spinale viene prodotto prevalentemente nei 2 ventricoli laterali e da qui, attraverso i “forami di Monro”, passa nel 3° ventricolo da dove passa, attraverso l’ “acquedotto di Silvio”, nel 4° ventricolo da dove passa, attraverso le aperture laterali e medie “di Luschka e di Magende”, nell’area subaracnoidea del cranio e nella colonna vertebrale, per essere poi riassorbito dai villi aracnoidei.

Se il liquido cerebro-spinale non defluisce (questo può succedere o a causa di un ostruzione ai “forami di Monro”, o a causa di un ostruzione all’ “acquedotto di Silvio”, o a causa di difetti nel riassorbimento) i ventricoli si gonfiano nel cervello come “palloncini”, fanno pressione sul cervello e, in modo più o meno grave a seconda dei casi, ne compromettono le funzioni cognitive e psicomotorie.

Per “sgonfiare” i ventricoli si può intervenire soltanto con la neurochirurgia: o si interviene direttamente sull ’ostruzione che impedisce il corretto flusso del liquido o si realizzano sistemi di derivazione che per mezzo di una valvola e di un tubicino normalizzano la pressione dei ventricoli deviando il flusso liquorale dalle cavità ventricolari ad un’altra parte del corpo (atrio cardiaco destro e soprattutto peritoneo).

COS’È L’AGENESIA DEL CORPO CALLOSO

Per Agenesia del Corpo Calloso (ACC) si intende l’assenza (agenesia) congenita del corpo calloso. Il corpo calloso interconnette bilateralmente gli emisferi cerebrali affinché comunichino tra di loro. I manuali di embriologia umana ci dicono che le fibre del futuro corpo calloso cominciano a svilupparsi (neuroblasti) nell’embrione quando il feto è all’incirca al 3° mese e mezzo. Al 5° mese, il feto di solito ha un corpo calloso con la forma e le caratteristiche anatomiche che si trovano tipicamente nell’adulto.

I segni clinici dell’Agenesia del Corpo Calloso sono più o meno gravi a seconda dei casi: ci sono casi in cui l’ACC è asintomatica, altri in cui causa ritardo mentale (a volte anche grave) e/o epilessia.

PER FEDERICA NON C’ERANO SPERANZE!

Il dottore ci disse che la Ventricolomegalia di nostra figlia era gravissima (il ventricolo più gonfio presentava una dilatazione di 2,2 – 2,3 cm – e per comprendere meglio la gravità del caso di nostra figlia basti pensare che gran parte dello spazio riservato agli emisferi cerebrali era invece occupato dal liquido cerebro-spinale); e a peggiorare il quadro clinico era presente anche l’ Agenesia del Corpo Calloso.

Quindi, il dottore ci consigliò l’ ABORTO perché per poter intervenire chirurgicamente dovevamo aspettare che la bambina nascesse, ma sarebbe stato ormai troppo tardi, in quanto “l’intervento neurochirurgico dopo la nascita, sarebbe servito soltanto a non far peggiorare una situazione che ormai era già irrimediabilmente compromessa. La bambina CERTAMENTE sarebbe stata cerebrolesa e CERTAMENTE avrebbe avuto serissimi problemi psicomotori (problemi riguardanti i rapporti reciproci tra funzioni motorie, sensoriali e cognitive), forse avrebbe vegetato, forse addirittura sarebbe morta poco dopo la nascita.

LA MIA GRANDE DISPERAZIONE

Le parole del ginecologo trafissero il mio cuore di mamma come una spada; andai via dal suo studio con le lacrime che scendevano a fiumi.

Mio marito, forte della sua grande fiducia in Gesù e Maria, era incredibilmente sereno e mentre tornavamo a casa cercava di farmi forza dicendomi di stare tranquilla perché Dio è Padre e ci ama di un amore immenso… che Gesù e la Madonna certamente ci sarebbero stati vicini… che Dio, malgrado le apparenze, non permette mai che tu abbia una Croce più grande di quella che puoi umanamente sopportare… che avremmo affrontato la Croce insieme, appoggiandoci alla preghiera, e che, quindi, Gesù ci avrebbe dato lo Spirito e la forza per affrontare tutto… infine, che la sofferenza, quando accettata ed offerta a Dio, ha un valore enorme per la salvezza di tante anime, in primis, la nostra…

“Ma quale Signore?! Quale Madonna?! Ma quale Padre! Perché proprio a me questa sofferenza?!” A differenza di mio marito, io non avevo mai fatto un serio cammino di fede; non conoscevo il valore della sofferenza; Gesù e la Madonna li credevo e sentivo lontani e pensavo: “Non è vero che mi aiuteranno perché ormai per me hanno deciso così!”, quindi, ero disperata e respingevo con rabbia tutto ciò che mio marito mi diceva per consolarmi.

Subito presi in considerazione la possibilità di abortire, di conseguenza iniziarono subito gli scontri con mio marito che era irremovibilmente contrario!

LA POSIZIONE DEI MIEI FAMILIARI

Misi subito al corrente i miei famigliari riguardo alla malformazione di mia figlia, e la maggior parte di essi, spaventati della croce che avrei dovuto sopportare, presero con fermezza la stessa posizione dei medici: “per il bene della mia famiglia e per il bene di mia figlia bisognava assolutamente interrompere la gravidanza!”.

LA DOPPIA CONFERMA DEI DOTTORI

Sperando che il dottore avesse sbagliato diagnosi, nell’arco della stessa settimana feci due altre ecografie (di 2° livello) da due ginecologi specializzati.

Purtroppo, però, stessa diagnosi e stessi consigli: “Ventricolomegalia di grado severo”(dilatazione ventricolo peggiore 2,2 – 2,3 cm) e “Agenesia del Corpo Calloso”… “per poter intervenire chirurgicamente dovevamo aspettare che la bambina nascesse, ma sarebbe stato ormai troppo tardi, l’intervento dopo la nascita sarebbe servito soltanto a non far peggiorare una situazione che ormai era irrimediabilmente compromessa. La bambina avrebbe avuto certamente seri problemi psicomotori, forse avrebbe vegetato, forse sarebbe morta poco dopo la nascita”.

Unica soluzione consigliata: L’ABORTO.

LA DISCUSSIONE TRA MIO MARITO ED IL DOTTORE

Quando lo specialista che mi fece la terza ecografia ci consigliò l’aborto, mio marito gli rispose che per fedeltà a Cristo e per rispetto della vita umana era contrario all’abortoe che, quindi, la sua decisione era quella di tenere la bambina nonostante tutto.

A questo punto tra il dottore e mio marito nacque una breve discussione, che si può così sintetizzare: il dottore, sentendo la risposta di mio marito, rispose indispettito: “Sei un egoista se pur di sentirti in pace con la tua coscienza sei disposto a far nascere una bambina disabile che a causa della tua scelta soffrirà per tutta la vita! Se mai tua figlia avrà un minimo di intelligenza ti odierà per averla fatta nascere così! Anche io sono cristiano, ma ti assicuro che anche Dio, in questi casi, ammette l’aborto!”.

Mio marito rispose: “Nulla sfugge al controllo di Dio. Dio non sbaglia mai. Se mia figlia è malformata è perché Dio ha permesso che fosse così! Ogni cosa che Dio compie o che permette che accada nella nostra vita è sempre per il nostro bene, per la salvezza della nostra anima, anche quando ci troviamo davanti a situazioni difficili che non  riusciamo a comprendere. E se Dio, che ama tanto gli uomini da aver sacrificato la sua stessa vita per noi sulla croce, e che, quindi, ama mia figlia certamente più di me, permette che nasca disabile, chi sono io ad oppormi al suo disegno d’amore?! E chi sei tu per opporti?!”

Io ascoltavo in lacrime la loro discussione e lo specialista, vedendo mio marito così determinato a tenere la bambina e me molto indecisa e spaventata, ignorò lui e disse a me che avevo solo pochi giorni per decidere se fare o meno l’aborto terapeutico, dopo i quali, per legge, non sarebbe stato più possibile.

LE FORTI PRESSIONI DI TUTTI  E GLI SCONTRI CON MIO MARITO

Quei pochi giorni che avevo per decidere furono giorni lunghissimi e di fortissimi scontri con mio marito; tutta la mia disperazione, la mia rabbia, le mie paure, le sfogavo su di lui che era determinato a tenere la bambina.

In realtà, anche il mio cuore mi diceva di farla nascere; ma il poco tempo che avevo a disposizione per riflettere su che vita avrei fatto a causa di questa scelta, la paura della croce e le fortissime pressioni da parte dei miei famigliari affinché abortissi, spingevano la mia volontà più sul non farla nascere… erano tante le scuse che cercavo pur di mettere a tacere la voce della mia coscienza… ma quando pensavo di abortire nel mio cuore sentivo bruciare l’Inferno e piangevo disperatamente perchè erano già cinque mesi che la portavo in grembo, era mia figlia, e le volevo già un mondo di bene.

L’AIUTO DI MIO MARITO

Per aiutarmi a prendere con consapevolezza l’unica decisione giusta, mio marito mi propose di andare a chiedere consiglio dalle uniche persone che in questi casi possono dare dei giusti consigli: dai Ministri di Gesù. Accettai. Quindi, mi portò da 3 Sacerdoti (santi sacerdoti) di nostra conoscenza e da un Padre esorcista dell’Ordine dei Frati Minori Rinnovati.

Don Fernando Vitali (Racale)

Don Antonio Mergola (Cappella dell’ Ospedale di Casarano)

Don Giovanni Chirivì (Torre Suda)

Padre Benedetto (S. Maria del Casale – Ugento).

Quest’ultimo, nel 2003, guidò mio marito nei primi passi della sua conversione e da allora sono rimasti sempre in contatto; mio marito gli è davvero molto legato.

Ricordo come se fosse ieri che Padre Benedetto impose le sue mani sante su di me e sul pancione e FECE UNA SPECIALE PREGHIERA DI BENEDIZIONE A ME E ALLA BAMBINA! Subito nel mio cuore scese tanta pace.

COSA MI HANNO INSEGNATO I MINISTRI DI DIO

-Mi spiegarono che tutto ciò che Dio compie nella nostra vita o tutto ciò che “permette che ci accada” (cioè, quando non interviene preventivamente con un miracolo per modificare il corso spontaneo della natura, come può essere una malformazione congenita o l’ammalarsi, in qualsiasi età, di una patologia grave o terminale) ha sempre come obiettivo il nostro bene, la nostra salvezza eterna, la nostra santificazione, anche quando ci troviamo davanti a situazioni difficili che non riusciamo a comprendere.

-Mi spiegarono che agli occhi di Dio la vita di un disabile ha lo stesso valore della nostra; e che attraverso la menomazione della mia bambina, avevo il privilegio di poter amare Gesù Crocifisso in casa mia, tutti i giorni, e di essere anch’ io crocifissa con Lui.

-Mi spiegarono che Gesù si aspetta che viviamo tutte le nostre sofferenze in Comunione d’Amore con Luiperché in questo modo, la croce non l’avrei MAI portata da sola, ma Gesù e la Madonna sarebbero stati certamente sempre al mio fianco a darmi FORZA e CONSOLAZIONE per ad aiutarmi a sostenerla.

-Mi spiegarono che Dio infonde l’anima nell’ uomo sin dal momento del concepimentoe che, quindi, sin dal momento del concepimento, l’embrione ha la stessa nostra dignità e gli stessi nostri diritti, in primis il diritto alla vita; e che solo Dio è padrone della vita, solo Lui può decidere della vita o della morte di un essere umano.

– Mi spiegarono che si auto-condanna all’Inferno l’uomo che uccide un essere innocente ed indifeso, sano o malformato che sia … che si auto-condanna all’Inferno l’uomo che fugge dalle proprie responsabilità (infatti, nel nome della “libertà” si commettono milioni di aborti, e questo non solo a causa di malattie o malformazioni del feto, ma soprattutto per nascondere i propri peccati – adulteri, incesti, rapporti sessuali prima del matrimonio, rapporti sessuali occasionali – o semplicemente per squallidi motivi di carattere economico).

– Mi spiegarono che l’essere umano, sin dal momento del concepimento, indipendentemente dal suo stato di salute, ha la stessa nostra dignità di figlio di Dio, e come tale, è degno di ricevere anche Grazie speciali se i genitori hanno Fiducia in Cristo e gliele chiedono con fiducia; ed è quello che poi è successo a mia figlia!

LA DECISIONE

Grazie a queste persone sante che mio marito ha posto al mio fianco finalmente ho trovato il coraggio di prendere la decisione che il mio cuore sin dall’ inizio mi indicava, finalmente ho trovato il coraggio di prendere l’unica decisione giusta: ho deciso di far nascere mia figlia e di riporre la mia fiducia e le mie speranze in Gesù e in Maria: “Signore, sia fatta la tua volontà!”

Inoltre, mio marito ed io decidemmo di donare gli organi della bambina qualora fosse morta subito dopo la nascita, in questo modo avremmo aiutato altri bambini in difficoltà e reso felici le loro famiglie.

LE FORTISSIME PRESSIONI DEI MIEI FAMILIARI

I miei famigliari erano quasi certi che avrei abortito e quando dissi loro che la mia decisione non era quella di abortire ma di far nascere la bambina, spaventati dalla croce che avrei dovuto sostenere, arrabbiatissimi, fecero di tutto per convincermi a cambiare idea, e si scagliarono verbalmente, in varie occasioni, soprattutto contro mio marito, colpevole, secondo loro, della decisione che avevo preso; colpevole, secondo loro, di avermi fatto il “lavaggio del cervello”.

Ma la mia era stata una decisione libera e consapevole e ormai niente e nessuno poteva più convincermi ad abortire.

Mio marito mi diceva che dovevamo perdonarli ed istruirli perché essendo favorevoli all’ aborto ed avendomi fatto pressioni affinché io lo facessi (anche se pensavano di farlo per il mio bene), avevano commesso un peccato mortale gravissimo agli occhi di Dio; quindi, insieme, provammo varie volte a far loro comprendere il motivo morale e religioso di questa nostra decisione, e li invitammo anche a confessarsi, ma rifiutavano di ascoltarci col cuore rivolto a Dio perché troppo preoccupati della croce che noi avremmo dovuto sopportare.

L’EFFICACIA DELLA PREGHIERA

I Ministri di Gesù mi esortarono a pregare ogni giorno perché, come ho già scritto, solo il Signore, con la Sua Grazia, poteva darmi la forza di affrontare il momento difficile che stavo attraversando e quelli che mi aspettavano in futuro. Anche loro si impegnarono a pregare per noi e per nostra figlia; e con loro, furono tante le persone che vennero a conoscenza del problema e pregarono per noi!

Iniziai a pregare ogni giorno; soprattutto il Santo Rosario; alcune volte da sola, altre assieme a mio marito. I Ministri di Gesù avevano ragione: grazie alla preghiera, il Signore e la Madonna non tardarono a farsi presenti, direi che NON ASPETTAVANO ALTRO!

Infatti, quanto più pregavo, tanto più sentivo che davvero ci erano vicini… quanto più pregavo, tanto più comprendevo e percepivo il loro Amore nei nostri confronti… quanto più pregavo, tanto più aumentava la mia fiducia in Loro… quanto più pregavo, tanto più sentivo crescere dentro me una Forza ed una Pace Interiore che non potevo avere se “Qualcuno” non me l’avesse donate; ed è grazie a questa Forza e a questa Pace Interiore che tutto il resto della gravidanza l’ho vissuto in modo incredibilmente sereno.

Ora si che comprendevo qual’era la “Fonte” della forza e della serenità di mio marito!Certo, c’erano ancora dei momenti in cui piangevo, ma le mie non erano più lacrime di disperazione, ma di chi sa che sta facendo l’unica cosa giusta… erano lacrime di chi sa che sta facendo un sacrificio d’amore, ed è fiero di questo!

LA SPERANZA DI RICEVERE UN MIRACOLO

Poi, pregando, si accese in me il desiderio e la speranza di ricevere un miracolo. Ma non lo pretendevo.

Questa è la preghiera spontanea che mi partiva dal cuore: “Signore Gesù, se lo ritieni opportuno allontana da me questa croce, guarisci la mia bambina… ma se non è questo che vuoi sia fatta la tua volontà. Signore, fa’ che questa croce non sia al di sopra delle mie forze… aiutami a sostenerla… e se la bambina deve molto soffrire portala subito con Te in cielo”.

In ogni mio singolo respiro, 24 ore su 24, era racchiusa questa preghiera.

LA MERAVIGLIOSA RISPOSTA DI GESU’ E MARIA ALLE MIE PREGHIERE

A fine agosto feci un’altra ecografia, ma non c’era nessun miglioramento.

In quel periodo, però, ci furono dei meravigliosi segni che non dimenticherò mai:

1) Una mia zia suora, venuta a conoscenza della grave malformazione cerebrale di mia figlia, andò a pregare con Fede davanti alla tomba di Papa San Giovanni Paolo II, nelle Grotte Vaticane; quindi, mi raccontò che, inginocchiata, disse al Santo: “Non me ne vado di qui finché non fai il miracolo alla figlia di mia nipote!”; e dopo più di un ora che era inginocchiata cuore a cuore con il Santo, sentì interiormente che Giovanni Paolo II sarebbe intervenuto, a tal punto che ne era certa! Quindi, finalmente si alzò ed andò via.

Tomba di San Giovanni Paolo II

2) Successivamente, la stessa zia, si procurò e mi donò un fazzoletto proveniente da Medjugorje; era bianco, con sopra stampato il ritratto della Vergine. Questo fazzoletto era stato strofinato con Fede sul ginocchio dalla statua del Cristo Risorto collocata alle spalle del Santuario di Medjugorje, ed era intriso del liquido che trasuda da esso.

Mia zia mi consigliò di stendere il fazzoletto sul pancione e di pregare con fiducia la Madonna. Così feci. La sera, prima di dormire, lo aprivo, lo stendevo sul pancione e, commossa e fiduciosa, iniziavo a recitare il Rosario.  

Incredibilmente, quasi ogni sera, alle prime Ave Maria, la bambina mi sussultava nel grembo con vigore, ed è doveroso sottolineare che durante il giorno la bambina non si muoveva quasi mai, e, se lo faceva, lo faceva in maniera quasi impercettibile.

Mio marito mi spiegò il perché. Quando la invocavo, la Madonna subito si faceva presente assieme a Gesù, e mia figlia, che misteriosamente ne percepiva la presenza, “esultava di gioia”!

Stessa cosa successe quando la Madonna andò a visitare sua cugina Elisabetta: “Entrata nella casa di Zaccaria, (Maria) salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo (Gesù)! A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo”(Lc 1, 40-44).

3) Una notte mi apparvero in sogno un uomo ed un bambino, mano nella mano, immersi in un alone luminosissimo; si avvicinarono a me e mi rassicurarono dicendo: “Non preoccuparti, alla bambina non è successo niente!”. Non mi dissero chi erano, ma noi pensiamo fossero Gesù Bambino e San Giuseppe.

4) Un altra notte sognai che in piedi accanto al letto c’era Padre Pio (mio marito gli è particolarmente devoto, e si è sempre rivolto a lui con fiducia).

SINO ALLA FINE, NESSUN MIGLIORAMENTO

L’ultima ecografia la feci il 2 ottobre. Nessun miglioramento!

Padre Benedetto ci consigliò di far nascere la bambina a S. Giovanni Rotondo, nella Casa Sollievo della Sofferenza fondata da Padre Pio, perché lì c’è un eccellente reparto di neurochirurgia.

La Casa Sollievo della Sofferenza di Padre Pio ci sembrò il luogo ideale per far eseguire su nostra figlia “quell’ intervento neurochirurgico che sarebbe servito soltanto a non far peggiorare una situazione che ormai era già irrimediabilmente compromessa”; quindi, accettammo il suo consiglio, telefonammo e concordammo in anticipo la data del ricovero. La data presunta del parto era il 1° novembre 2006, ma mi ricoverai l’11 ottobre perché occorreva tempo per studiare bene il caso e pianificare l’intervento…

LA GRANDISSIMA SORPRESA:

“LA SCIENZA NON SI PUÒ SPIEGARE QUELLO CHE È SUCCESSO!”

Lo stesso 11 ottobre 2006 mi fu fatta un’ ecografia ed ecco subito la grandissima sorpresa. Il ginecologo mi disse che la dilatazione ventricolare non era più di dimensioni tali da preoccuparlo; ciò che lo preoccupava, invece, era l’ACC, e ci spiegò quali conseguenze poteva portare questa malformazione. Ma noi già le conoscevamo.

Ciò che ci stupiva era il fatto che dal 30 giugno al 2 ottobre la situazione di nostra figlia era sempre la stessa e l’11 ottobre tutto era cambiato! Eravamo confusi. Il Signore e la Madonna erano intervenuti su nostra figlia?! Avevamo ricevuto un miracolo?! Noi pensavamo di si, ma avevamo paura di restare delusi e non chiedemmo ai medici ulteriori spiegazioni. Per esserne certi non ci restava che aspettare la nascita della bambina.

La bambina, a sorpresa, “decise” di nascere prima; quindi, mi fu fatto il taglio cesareo il13 OTTOBRE, dopo appena due giorni di ricovero, e fu subito portata nel reparto di Patologia Neonatale per essere sottoposta a tutti gli accertamenti necessari.

Il dottore aveva ragione: la dilatazione dei ventricoli era molto diminuita (ora, improvvisamente, nel limite massimo della norma), su nostra figlia non c’erano ne segni ne sintomi di ipertensione endocranica e non occorreva più operarla perché:STAVA BENISSIMO!

Mio marito chiese più volte al primario del reparto di Patologia Neonatale delle spiegazioni scientifiche sull’accaduto; ma esso, dopo essersi preso del tempo per studiare assieme al neurochirurgo tutte le ecografie precedenti la nascita della bambina, affermò:

“LA SCIENZA NON SI PUO’ SPIEGARE QUELLO CHE E’ SUCCESSO!”

Più esattamente:

  1. L’ostruzione che aveva causato la Ventricolomegalia era scomparsa; di conseguenza, il liquido cerebro-spinale ora defluiva correttamente, i ventricoli non facevano pressione sul cervello e non c’era più bisogno di intervenire chirurgicamente.
  2. Nonostante la Ventricolomegalia avesse “soffocato” il cervello di Federica durante le più importanti e delicate fasi del suo sviluppo (a tal punto che al 5° mese di gravidanza gran parte dei due emisferi cerebrali erano occupati da acqua), e nonostante l’Agenesia del Corpo Calloso, dai controlli fatti dopo la nascita risultava che non c’erano ne segni ne sintomi di lesioni e che il cervello funzionava perfettamente.

Non posso descrivere con parole quanto eravamo felici, stupiti e confusi! Il Signore e la Madonna avevano esaudito le nostre preghiere! Nostra figlia era stata miracolata! 

Fonte: http://araldidellaregina.altervista.org/

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