Le celebrazioni dei 100 anni di vita della Milizia dell’Immacolata impongono una riflessione sulla diffusione del movimento in tutto il mondo. Attualmente la M.I. è diffusa in tutto il pianeta ed esprime caratteristiche particolari a seconda della nazione in cui si è radicata e alla tradizione spirituale e apostolica ivi sviluppatasi. Storicamente in Polonia e in Italia il movimento esiste dalla sua prima ora e qui conserva una struttura molto organizzata e capillare che permette una valida evangelizzazione nelle Chiese locali dove è molto presente.
Le sedi garantiscono una valida formazione ai membri dell’associazione che, a loro volta, si impegnano nella catechesi e in iniziative legate alla stampa ed alla distribuzione del Cavaliere dell’Immacolata, storica rivista kolbiana.
In Europa, in ogni Stato, sono presenti strutture e membri di questa istituzione mariana e qui si segnalano le attività molto dinamiche dei militi della Spagna, della Repubblica Ceca, del Lussemburgo e della Croazia.
La realtà in cui l’apostolato in stile-Kolbe si è maggiormente diffuso è il Brasile, particolarmente nel distretto di San Bernardo do Campo. La M.I. di questa area anima una emittente radiofonica molto diffusa ed apprezzata, una stazione televisiva ed altre opere che prevedono l’uso dei mass-media. Qui il messaggio di Kolbe si è radicato molto bene e fa presa soprattutto tra i giovani. Sempre in terra brasiliana, vi è un altro centro molto importante in quel di Brasilia, dove esiste ed opera una Città dell’Immacolata. Segnaliamo, inoltre, presenze assai dinamiche in Colombia e Bolivia.
Molto significativa è la presenza del movimento negli U.S.A.. In ogni Stato esistono sedi che si rivelano attive, particolarmente nella pastorale dei giovani e carceraria. In Asia la M.I. è una realtà pastorale che “attecchisce” in modo rilevante in Corea del Sud, India, Giappone e Filippine: in questa ampia area i militi sono davvero numerosi e danno vita ad attività di evangelizzazione di ampio spettro.
L’associazione va diffondendosi anche in Africa. Oltre alle presenze “tradizionali” di Zambia e Kenya, essa è appena nata in Burkina Faso e Nigeria e da anni opera in Costa d’Avorio, con una presenza laicale numerosa e qualificata, pur senza la presenza dei Frati Minori Conventuali. Non manca la presenza di sedi e militi in Australia, dove è ben avviato un apostolato a mezzo stampa, che riscuote molti consensi. Abbiamo elencato le presenze più numerose e dall’apostolato meglio radicato, ma possiamo dire che ovunque, in ogni nazione vi è la presenza della Milizia dell’Immacolata che perpetua con ogni mezzo possibile il messaggio e l’apostolato kolbiani.
Una prospettiva che coinvolge la M.I. di oggi è senza dubbio quella di valorizzare ed attualizzare il carisma di san Massimiliano. Il santo ha lasciato una traccia indelebile nel mondo francescano e nella Chiesa.
+Il suo messaggio e la sua testimonianza vanno riscoperti sulla base delle esigenze dell’uomo e della famiglia ecclesiale contemporanei. La missione e il martirio di san Massimiliano esercitano un grande fascino ancora oggi ed è importante che il movimento da lui fondato riscopra gli elementi portanti della sua struttura teologica, pianificando in che modo essi possono essere introdotti nella realtà contemporanea.
Dell’eredità kolbiana resta ancora oggi molto forte la spiritualità dell’affidamento all’Immacolata. L’associazione da lui fondata è chiamata a scoprire ogni giorno la gioia e la forza di appartenere a Maria, che vuol dire camminare illuminati dal suo materno amore e dal suo luminoso esempio di sequela. Ponendosi nelle sue mani, san Massimiliano ha compiuto opere apostoliche straordinarie, dimostrando come sia fondamentale il suo apporto nella vita di ogni uomo. Inoltre, il santo invita a far dipendere dalla preghiera ogni forma di attività missionaria: l’annuncio e la testimonianza si poggiano sull’orazione e sulla capacità di affidarsi costantemente all’Immacolata: è il trionfo della vita interiore che si traduce in instancabile e solida evangelizzazione. La M.I. di oggi è chiamata a dare luce e forza ai grandi valori del cuore, che sono il fondamento di tutta la sua attività. Tra loro c’è sicuramente la capacità di vivere e operare in comunione: ogni realtà nazionale ha le sue caratteristiche, tuttavia il movimento opera con armonia ed efficacia solo se i cuori di tutti battono all’unisono, solo se si valorizza un autentico spirito di famiglia.
di Raffaele Di Muro, OFMConv, Direttore della Cattedra Kolbiana del Seraphicum e Presidente della MI internazionale
Fonte “San Bonaventura informa”